martedì 4 novembre 2008

Il genio dell'elettrotecnica

...una notte al Vic a Darwin ho avuto il piacere di scambiare due battute con uno dei piu' grandi geni dell'elettrotecnica!

Darwin remember part one

Scatta l'orgia di lingue ovvero quando ognuno cerca di parlare la lingua dell'altro. Sono al Tap con Gianfranco ed un gruppo di francesi, australiani e nazionalita' varie. Usciti dal lavoro ci si rinfresca con un paio di birre, tempo un'ora e Benjamin incomincia a parlare in italiano. Ha vissuto un anno in Italia e l'adora. Per lui le donne italiane sono le piu' belle e fascinose al mondo. Mi giro e scopro che uno al mio tavolo parla spagnolo alche' mi butto in quelle quattro parole di spagnolo che so' e poi mi arrocco nel mio inglese.

Darwin e' festaiola e godereccia. Appena arrivato sono nel bel mezzo della carneficina della stagione secca. Non si trova da dormire. Ostelli stracolmi di gente che dopo due settimane ti cacciano di regola. Il fine settimana si dipinge con i colori di un carnevale. Signorine travestite e mascherate, anche in baby style camminano per la strada. Animaletti impazziti da eccesso di testosterone urlano e fischiano dietro alle ammaliatrici che proseguono per la loro strada. Fortunatamente io sono rinchiuso dentro il ristorante a sparare minchiate con Gianfranco. Molta gente qui a Darwin e' solo di passaggio per qualche giorno per visitare i National Park oppure lavora finche' non arriva il caldo. Non ti verrebbe mai l'idea di fermarti per troppo tempo qui senza un preciso motivo. Si dice che nel periodo estivo umidita' al 90% e caldo folle suggeriscano sia istinti omicidi che suicidi. A meta' primavera incominciavo a capire che tutto cio' avesse un fondamento di verita'. Stavo cominciando a diventare nervoso, poi fortunatamente sono partito per la piu' fresca Bali.
Antony un altro illustre personaggio nativo del Northern Territory mi fa notare che la vita notturna a Darwin si estende solo per Mitchell St e per qualche via contigua. Un'area viva, festaiola e godereccia aperta quasi sempre. Uh...l'avevo notato! Grazie comunque! Tra Mitchell St ed Alice Sprigns ci sono quasi 3000km di nulla, deserto, coccodrilli, savana, una strada. Colpo al cuore! Darwin in un attimo me la sento stretta! Non vede l'ora che incominci la stagione umida per la magnifica pioggia di fulmini che c'e' ogni notte. Uno spettacolo immenso a dir suo e di altri.

Il buon vecchio Ben ogni mattina dopo un'uscita serale mi chiedeva sempre delle risse...mi avra' preso per un violento? No. E' che a Darwin e' cosi', sono pazzi ed in un attimo puoi ritrovarti involontariamente nella mischia.
Lore, una sera al Vic mi fa notare che sono l'unico ad indossare gli occhiali. Qualche sera dopo, nello stesso posto mi ritrovo ad un metro un tipo che picchia un altro. Finisce la rissa. Vado a casa a mettere lenti a contatto.
Siamo agli inizi di ottobre...o forse e' la fine di settembre e vedo il lato violento degli aborigeni. Un giovane insieme alla ragazza sbattuto fuori dal Discovery. Lui non la prende bene ed incomincia ad insultare il buttafuori che se la ride. L'aborigeno non molla l'osso e attacca il buttafuori il quale si difende e lo atterra. La ragazza assieme ad un amico che piange e strilla lo portano via. Li rivedo dopo circa un'ora in una strada buia senza l'amico. Lui che la tonfa e la lascia in mezzo alla strada mezza incosciente e poi continua per la sua strada. Non mi faccio i cazzi miei dato che rischia di essere investita da un'auto in corsa. Mi avvicino, la chiamo senza manco sfiorarla. E' come se stesse dormendo. E' come se facesse un bel sogno. Ha un'aria rilassata. La chiamo due o tre volte poi torna indietro il moroso. Nero di rabbia, passo sostenuto si dirige verso di noi. Mi guarda. Finisce la nostra distanza di sicurezza. Incomincio a proseguire per la mia strada. Non mi dice una parola, non gli dico una parola. La prende sulle spalle e la porta via. Immagino un altro sacco di botte al seguito.

Una sera al Tap con Gianfranco conosco Marco. E' innamorato di Darwin, ha impiegato otto anni per trovare la citta' dei suoi sogni. Gli piace il non dover pensare troppo per scegliere dove andare. Pochi posti ma buoni e poi gli piace la natura che c'e' quassu'. Ha il suo lavoro, la sua moto e il suo racket di donne. Potrebbe scrivere un'appendice della Lonely Planet: "Trombare a Darwin e dintorni". Cura il suo giro di giovani spose indo orientali. Le australiane gli fanno schifo. La sera del suo compleanno era uno straccio. L'unica cosa che riusciva a dirmi era: "Alessandro ricordati che le donne prima o poi ti tradiscono gli amici mai!".
Mi racconta della realta' locale, della maggior parte delle femmine orientali ed australiane. Piu' sono sposate e piu' la danno facilmente. Belle donne da non credere ma soprattutto mi chiedo chi siano i loro mariti che pensano solo a bere e a lavorare mentre queste giovani signore vanno in disco a rimorchiare. Marco mi spiega che il giorno dopo non ti salutano neanche.

..continua