mercoledì 31 dicembre 2008

Perth

Il volo di ritorno da Bali lo faccio a Perth. Ho pianificato di passarci un paio di mesi se mi piace. E' una citta' che offre molto lavoro e la gente non e' la stessa della East Coast Australiana...pare che siano piu' rilassati. Mi ci fiondo!
Aereoporto. Navetta $38 per Fremanlte. Chiedo all'autista:

"Mi sai suggerire una soluzione piu' economica?"
"Dove devi andare?"
"Non saprei...da qualche parte"
"Ahah, ma avrai pure una meta..."
"No"
"Ok prendi la navetta fino al domestic airport poi il bus fino al centro"
“Ed una soluzione economica per Fremantle?”
“Dal centro...”
"Grazie maestro"

Sul bus ricevo una telefonata: “ma che stai a fare a Perth?? Ma vieni qua a Melbourne che e' il meglio dell'Australia! Stai qui per un po' e vedrai che te ne innamorerai e non la lascerai piu'! Parto tra due settimane semmai avessi l'intenzione di venire qui prima che della mia partenza sarebbe bello ritrovarsi...”. Mi dico, questo e' pazzo...sono appena arrivato e a breve saro' nella mitica Fremantle...il meglio della West Coast! Sono in West Coast dove la gente e' molto easy...
Sono in centro. Non so' dove andare e non ho prenotato alcun ostello. Il tedesco poliglotta conosciuto a Darwin mi aveva avvertito di prenotare in anticipo altrimenti non avrei trovato nulla. Apro la mia Lonely Planet. Primo numero: "siamo pieni fino alla prossima settimana". Secondo numero: "siamo pieni per i prossimi 4 giorni " Terzo...quarto...oh! Ed ora? Sono le nove del mattino. Chiamo l'ultimo numero prima di cercare qualcosa su internet o montare la tenda sotto un ponte. "Abbiamo un posto per te! Vieni...". Due ore per capire come arrivare a Scarborough, in 30min sono la'. E' venerdi' e sono un po' fuori dal centro. Gente simpatica e' una specie di casa comune con una ventina di persone che ci vivono da un lungo periodo. Mare a 5min a piedi. Acqua di un blu a dir poco bellissimo, belle onde. Questo oceano ha qualcosa di fascinoso e selvaggio. In cinque minuti vengo invitato ad uscire la sera stessa al North Bridge da una ragazza dell'ostello. Carino il venerdi' sera nel centro di Perth ma nulla di emozionante. Arriva la domenica e devo sloggiare. Destinazione West Leederville.
Ho trovato sistemazione nell'appartamento di due ragazzi romagnoli conosciuti a Bali. Bravi ragazzi, lavoratori, innamorati di Perth. La mia camera e' una singola che costicchia $200 a settimana, la media in citta' e' $150. Gli dico che faro' solo una settimana per poi trasferirmi a Fremantle. Piu' economica e festaiola. Altrimenti sai che due palle qui in centro! Conduco una settimana rivoluzionaria: vado a dormire presto e mi alzo la mattina presto, non esco la sera, prendo il treno con lo SmartRider. E' freddo e piove. E' una primavera grigia. Poco male tanto devo stare in biblioteca a cercare casa e lavoro. La biblioteca statale del Western Australia e' una biblioteca molto grande. Un immenso edificio di quattro piani con due ascensori. A confronto la Sala Borsa di Bologna e' una cantina. Accesso wireless libero su ogni piano. Lunghi orari. Personale gentile ed efficiente. Peccato che manchi la sostanza ovvero la quantita' e la qualita' dei libri. Nulla rispetto alle medie italiane...

Mi faccio un giretto a Fremantle. I ragazzi non sono molto per gironzolare mentre a me scotta la sedia quindi me ne vado per i fatti miei. Treno ed in una mezz'oretta sono la'. Carina. Un tempo era solo un porto, una zona di scalo poi col tempo e' diventata una cittadina. Affascinante e godereccia dicono. Entriamo. Sono per la via principale, i mercatini sono ancora aperti. Se c'e' una garanzia in tutta l'Australia sono i mercatini: tipicamente aprono dal giovedi' alla domenica. La domenica pomeriggio poco prima di chiudere i commercianti incominciano a svendere l'impossibile. Gli avvoltoi come me in perfetto orario arrivano per comprare buste di verdura a prezzi straciati. Finito lo shopping selvaggio, gironzolo per Freo. Non e' che ne rimanga particolarmente colpito. Probabilmente e' la giornata sbagliata o il periodo sbagliato ma non vedo un gran movimento...me ne ritorno a casa con le mie belle bustone di vegetali e frutta.

Sono nella citta' perfetta, il luogo ideale per passarci una vita serena e regolare, metter su' famiglia con tuo figlio che frequenta una severissima scuola privata che ben poco ha da spartire con l'istruzione statale australiana. Organizzare bbq con i genitori degli amici di tuo figlio e vivere la vecchiaia serena. La mattina c'e' il poliziotto che dirige l'attraversamento pedonale dei ragazzi che vanno a scuola. Trasporti efficienti. Persone cordiali. Tutto perfetto. Mmm...no. Unico neo i supermercati che chiudono presto e non tengono aperto la domenica. A parte questo, tutto troppo perfetto. Per me intendo...non credo di meritare tutto cio', al momento non sono in grado di apprezzarlo. Quindi che faccio? Undici giorni a Perth per il momento possono bastare e Freo non mi ha stupito. Ho bisogno di energia. Mi vado a ricaricare a Melbourne. Mi aspettano!

mercoledì 24 dicembre 2008

Notti Balinesi

A Bali prima dell'arrivo delle ragazze incontro Michele, un tipo che canta in spagnolo in un maialificio della zona europea di Bali. La vita notturna balinese, quella tursistica intendo poiche' esiste solo quella, si divide tra Kuta e quella spiaggia subito dopo verso nord che non ricordo il nome che suona come Seminjak. Mi contengo riguardo ai racconti di cosa gli succede la', la realizzazione dell'immaginario collettivo maschile elevato all'ennesima potenza. Essere italiano e fare il cantante a Bali ed in tutta l'Indonesia vuol dire che te ne succedono di tutti i colori. Con le donne intendo. Non e' un tipo viscido ma dopo averlo presentato alle ragazze Lara mi confida: “ho dovuto stringergli la mano
perche' me l'hai presentato te ma mi ha fatto schifo!”. Esagerata, anche se in effetti era sempre all'internet point a chattare con tipe indonesiane. Che mito!
I locali notturni balinesi sono solo per turisti si distinguono di due tipi. Il primo sono locali per australiani e si trovano in pieno centro. La meta' della clientela e' formata da marcantoni di quasi due metri, fisicati in pantalocino da mare, infradito, senza T-shirt ed impettiti. Ubriachi fradici dalla
mattina. Il secondo tipo si trova dopo Kuta, impostazione molto fighetta tanto da far costare un drink $8-12 ovvero dai quattro ai sei euro! ...e le signorine che ci lavorano sono ad un livello di bellezza superiore. A Bali la maggior parte delle signorine che si trovano nei locali sono a pagamento. Poche escono per puro divertimento per ovvii motivi economici. Mi sono divertito molto a dare tanti due di picche. Si', io a darli e non a riceverli! Le signorine ti mangiano con gli occhi, tu quindi ti fai avanti altrimenti vengono loro e dopo un paio di battute: “andiamo a casa mia, tutta la notte 1 milione di rupie. Dai...tanto per te che vieni dall''Europa non sono nulla 80 euro per avere me e la mia amica
tutta la notte!”. Primo, i soldi che ho guadagnato provengono dall'Australia quindi dollari australiani quindi sono 160 dollari. Secondo, parte la solita risposta: “tu sei molto bella e sensuale ed altrettanto la tua amica ma per me il sesso e' come il cibo. Genuino e gratis e' meglio.” Mi guardano come se fossi
un maniaco e vanno da un altro. La volta piu' inquetante e' stata quando ci sono cascato in pieno. Entro in un locale in centro. Una tipa mi guarda. La guardo mentre mi dirigo in bagno. Esco, continua a guardarmi. Vado a presentarmi. Non e' per niente un granche'. Mi sorride e non riesco a capire da che parte guardare la costellazione dei suoi denti. Dopo un paio di battute mi dice:
“andiamo a casa mia?”
“Mi dispiace ma non ho soldi e tanto meno ho voglia di spenderli per sesso (per una fognetta come te
poi meno che meno)...mi vuoi lo stesso?”
“oh si, sei bello. Mi piaci non mi devi pagare”
“Mmm?!?! cazzo dice questa?!”
Si avvicina per baciarmi, la scanso. Chissa' quanti bambini morti ha a quest'ora della notte dentro quella fogna che si ritrova al posto della bocca. Ok. I giochi sono finiti. Mi sono sentito dare del bravo e del bello. Il piccolo narciso che e' in me questa sera ha goduto del gioco nemmeno tanto sofisticato di questa ed altre cacciatrici di ricchi (mmm?!!) turisti.
“Ora vado a casa a dormire, da solo. Ciao”. Questa mi segue.
“No, guarda non hai capito. Vado a casa da solo”.
Arriva un suo amico che mi mette la mano sulla spalla e mi dice con ghigno sospetto: “mi raccomando,
tratta bene la mia sorellina”.
“ok ti do' un passaggio fino a meta' strada...ok?”
La carico sullo scooter, sono stanco e la devo scaricare al piu' presto. Appena partito mi assale un dubbio. Mmm...aspetta un po'! C'e' qualcosa che non quadra. Tutto troppo semplice! Mi fermo e le dico: “tirati giu' i pantaloni e fammi vedere la passera!”. Scende e fa finta di mostrarmi qualcosa che la natura non gli ha dato. Impossibile capirlo all'istante. Scappo via prima che mi si chiuda la vena. Il giorno dopo racconto la storia a degli amici conosciuti durante la vacanza. Uno di questi mi dice: “non hai usufruito?! Nel 2008 va bene anche questo...”

Al di la' delle serate allegre e spensierate a Bali, la vita del turista puo' diventare l'esperienza piu' brutta della tua intera vita. In un attimo la tua vacanza puo' tramutarsi in un incubo. La pornografia e qualunque tipo di droga sono soggette alla pena di morte o all'ergastolo. La corruzione dilaga, e'palese e sfacciata. La polizia anche quando ti ferma per la strada ti chiede sempre la tangentina e per quanto sia una sciocchezza avere vizi a Bali gira tanta droga. Camminando per il centro ti senti chiamare “hai bisogno di questo, di quello?”. I pusher che vengono pizzicati dalla polizia hanno due alternative: finire il resto dei loro giorni nelle prigioni indonesiane o trovare un sostituto, vale a dire
vendere un turista. Scambiare la loro sorte con quella di un altro. Il meccanismo e' semplice, questi si mettono d'accordo con la polizia. Addescano uno sventurato al quale riescono a vendere qualcosa. Avviene lo scambio e nello stesso momento i polsi del turista ammanettati. Da li' la tua liberta' dipende da quanto puoi pagare. Alla polizia, giudici, magistrati, segretari e portinai interessa solo il
denaro. Te la puoi cavare nel silenzio senza denunciare l'accaduto all'ambasciata e sborsare diciamo 50-70mila euro. Altrimenti avviene il regolare processo. Se e' solo cosi' basta l'astinenza e sono sereno, non mi riguarda proprio. Poi mi chiedo che cosa succede se tu non compri nulla e semplicemente qualcuno ti mette in tasca qualcosa per barattare la sua vita con la tua. Mi chiedo cosa
succede se per disgrazia in un brutto istante passi proprio tu. Questa nuova consapevolezza mi rende meno sereno. Non mi sento libero di venir avvicinato dalla gente, di venir abbracciato e tanto meno di portare gente nella mia camera. Pare che un tempo la polizia facesse incursioni nelle abitazioni dei
turisti e che mettessero direttamente loro la droga nella camere nel momento della perquisizione. Per arginare questo fenomeno e' stato istituto il responasbile di zona il quale perquisisce la polizia prima
che questa entri in un'abitazione. Immagino che allora ci vuole un terzo tra la polizia ed il turista che sia una seducente signorina o un simpatico giovane conosciuto sulla spiaggia. Un insospettabile. Chi
sara'? Chi e'? E' solo una mia personalissima superstizione che viene a galla dal mio bagno di paranoia? Chi lo sa...continuo la mia vacanza serenamente e tranquillamente con Nico, Lara, Chicca ed Elena. C'e' anche Giamma. Stiamo bene. Spariamo cazzate dal mattino alla sera. Usciamo. Faccio l'asino con le signorine. Faccio l'asino con le mie amiche. Pranziamo, ceniamo, beviamo birra, andiamo
a zonzo con gli scooter. La mattina leggo un po'. Ci godiamo la spiaggia in compagnia dei locals, giriamo la notte di locale in locale, mi godo i massaggi e gli scherzi con il mio racket di massaggiatrici e me la stragodo. Mi vedo giovanotti in certe discoteche con occhi impallati. Pura follia. Mi sento
chiamare per la strada “vuoi questo vuoi quello” e li guardo male, molto male, troppo. Che stronzi.

giovedì 4 dicembre 2008

Bali remember

Bali e' un piccolo contenitore di abitanti felici. Sorriso? Sempre. I balinesi hanno una venerazione inconscia per l'occidentale che e' mediamente piu' robusto, piu' dotato, piu' ricco. Appena posate le valigie esco a prelevare soldi. Vengo dirottato in un centro massaggi da delle allegre e giovani signorine balinesi. Massaggio di un'ora otto dollari. Per quasi tutto il massaggio mi sento dire: ”oh come sei bello...”. Indiscutibile il rapporto qualita' prezzo. Realizzo che butta molto bene.
La sera sono a piedi alla ricerca di un ristorante. Incrocio delle indegene. Tutte che mi mangiano con gli occhi. Realizzo che butta estremamente bene. In pochi giorni conosco tutto il vicinato. Curo molto le mie pubbliche relazioni. Sono il divo della via. Sfreccio col mio scooter e le massaggiatrici delle altre botteghe mi chiamano, urlando: "Alessandro! Alessandro!". Nico e' appena arrivato e dopo aver visto la scena mi fa notare quanto io sia poco lungimirante: "pensa se ti fossi presentato come ti chiamo io...a quest'ora tutte ti urlerebbero dietro animaleeee!!!". Prima dell'arrivo degli altri ho conosciuto un sacco di gente per lo piu' locals e qualche europeo. Gli australiani in vacanza a Bali sono qualcosa da dimenticare: ubriachi dalla colazione, molesti di notte e con un fare del cazzo da bambini di due anni sempre. Siamo tutta la squadra al completo:Nico, Spermilla, Elena e Chicca. I ragazzi della scuola surf di Kuta Beach sono gia' stati informati dell'arrivo delle mie amiche italiane. Le mando a fare una passaggiata per la spiaggia e Hulo subito le riconosce e le ferma. Diventera' l'istruttore per tutta la vacanza di Chicca ed Elena, nonche' il cavaliere (dolce stil novo) di Elena. Mi ero promesso come al solito attivita' fisica ma la pace interiore che ho trovato immergendomi nella frenesia di Kuta mi ha suggerito l'ozio. Tre settimane a coccolarmi tra gli amici e massaggi, tra cene al ristorante e Bintang, tra bagno nelle onde e giri a zonzo con lo scooter ripercorrendo i bei tempi spensierati di quando avevo quindici anni in meno...non che ora sia vecchio. Anzi sono piu' giovane.

mercoledì 3 dicembre 2008

Addio Bert

Bert ci mancherai. Come mi diceva qualcuno tempo fa:

“quando hai un pensiero e non sai a chi rivolgerti con Bert una risposta c'e' sempre”.

Hai fatto tutto nell'ombra senza che nessuno se l'aspettasse. Nessuno degli amici. Te ne sei andato lasciandoci con un colpo di teatro.

Tua la scelta e la vita che ti apparteneva.

Addio

martedì 4 novembre 2008

Il genio dell'elettrotecnica

...una notte al Vic a Darwin ho avuto il piacere di scambiare due battute con uno dei piu' grandi geni dell'elettrotecnica!

Darwin remember part one

Scatta l'orgia di lingue ovvero quando ognuno cerca di parlare la lingua dell'altro. Sono al Tap con Gianfranco ed un gruppo di francesi, australiani e nazionalita' varie. Usciti dal lavoro ci si rinfresca con un paio di birre, tempo un'ora e Benjamin incomincia a parlare in italiano. Ha vissuto un anno in Italia e l'adora. Per lui le donne italiane sono le piu' belle e fascinose al mondo. Mi giro e scopro che uno al mio tavolo parla spagnolo alche' mi butto in quelle quattro parole di spagnolo che so' e poi mi arrocco nel mio inglese.

Darwin e' festaiola e godereccia. Appena arrivato sono nel bel mezzo della carneficina della stagione secca. Non si trova da dormire. Ostelli stracolmi di gente che dopo due settimane ti cacciano di regola. Il fine settimana si dipinge con i colori di un carnevale. Signorine travestite e mascherate, anche in baby style camminano per la strada. Animaletti impazziti da eccesso di testosterone urlano e fischiano dietro alle ammaliatrici che proseguono per la loro strada. Fortunatamente io sono rinchiuso dentro il ristorante a sparare minchiate con Gianfranco. Molta gente qui a Darwin e' solo di passaggio per qualche giorno per visitare i National Park oppure lavora finche' non arriva il caldo. Non ti verrebbe mai l'idea di fermarti per troppo tempo qui senza un preciso motivo. Si dice che nel periodo estivo umidita' al 90% e caldo folle suggeriscano sia istinti omicidi che suicidi. A meta' primavera incominciavo a capire che tutto cio' avesse un fondamento di verita'. Stavo cominciando a diventare nervoso, poi fortunatamente sono partito per la piu' fresca Bali.
Antony un altro illustre personaggio nativo del Northern Territory mi fa notare che la vita notturna a Darwin si estende solo per Mitchell St e per qualche via contigua. Un'area viva, festaiola e godereccia aperta quasi sempre. Uh...l'avevo notato! Grazie comunque! Tra Mitchell St ed Alice Sprigns ci sono quasi 3000km di nulla, deserto, coccodrilli, savana, una strada. Colpo al cuore! Darwin in un attimo me la sento stretta! Non vede l'ora che incominci la stagione umida per la magnifica pioggia di fulmini che c'e' ogni notte. Uno spettacolo immenso a dir suo e di altri.

Il buon vecchio Ben ogni mattina dopo un'uscita serale mi chiedeva sempre delle risse...mi avra' preso per un violento? No. E' che a Darwin e' cosi', sono pazzi ed in un attimo puoi ritrovarti involontariamente nella mischia.
Lore, una sera al Vic mi fa notare che sono l'unico ad indossare gli occhiali. Qualche sera dopo, nello stesso posto mi ritrovo ad un metro un tipo che picchia un altro. Finisce la rissa. Vado a casa a mettere lenti a contatto.
Siamo agli inizi di ottobre...o forse e' la fine di settembre e vedo il lato violento degli aborigeni. Un giovane insieme alla ragazza sbattuto fuori dal Discovery. Lui non la prende bene ed incomincia ad insultare il buttafuori che se la ride. L'aborigeno non molla l'osso e attacca il buttafuori il quale si difende e lo atterra. La ragazza assieme ad un amico che piange e strilla lo portano via. Li rivedo dopo circa un'ora in una strada buia senza l'amico. Lui che la tonfa e la lascia in mezzo alla strada mezza incosciente e poi continua per la sua strada. Non mi faccio i cazzi miei dato che rischia di essere investita da un'auto in corsa. Mi avvicino, la chiamo senza manco sfiorarla. E' come se stesse dormendo. E' come se facesse un bel sogno. Ha un'aria rilassata. La chiamo due o tre volte poi torna indietro il moroso. Nero di rabbia, passo sostenuto si dirige verso di noi. Mi guarda. Finisce la nostra distanza di sicurezza. Incomincio a proseguire per la mia strada. Non mi dice una parola, non gli dico una parola. La prende sulle spalle e la porta via. Immagino un altro sacco di botte al seguito.

Una sera al Tap con Gianfranco conosco Marco. E' innamorato di Darwin, ha impiegato otto anni per trovare la citta' dei suoi sogni. Gli piace il non dover pensare troppo per scegliere dove andare. Pochi posti ma buoni e poi gli piace la natura che c'e' quassu'. Ha il suo lavoro, la sua moto e il suo racket di donne. Potrebbe scrivere un'appendice della Lonely Planet: "Trombare a Darwin e dintorni". Cura il suo giro di giovani spose indo orientali. Le australiane gli fanno schifo. La sera del suo compleanno era uno straccio. L'unica cosa che riusciva a dirmi era: "Alessandro ricordati che le donne prima o poi ti tradiscono gli amici mai!".
Mi racconta della realta' locale, della maggior parte delle femmine orientali ed australiane. Piu' sono sposate e piu' la danno facilmente. Belle donne da non credere ma soprattutto mi chiedo chi siano i loro mariti che pensano solo a bere e a lavorare mentre queste giovani signore vanno in disco a rimorchiare. Marco mi spiega che il giorno dopo non ti salutano neanche.

..continua

sabato 11 ottobre 2008

Got to Bali

Il Kakadu proprio quello che gli australiani chiamano Kakadont? Mi sono detto "se un giro di 2 giorni a dormire in tenda dentro una caverna e mangiare le formiche gialle (buonissime tra l'altro) essere assalito da una simpatica nuvoletta di mosche che ti entrano nel naso negli occhi e nella bocca continuamente come ho gia' sperimentato per arrivare fino a Darwin, se per tutto questo devo solo spendere 400 dollari...beh...preferisco trattarmi meglio a Bali!". Detto, fatto. Dopo aver lavorato fino all'ultimo giorno, salutato gli amici, salutato tutti parto alle 5 del mattino per l'aereoporto di Darwin. Due ore e mezzo di volo, il solito magone sia alla partenza sia all'atterraggio anche questa volta l'aereo e' arrivato. Et...voila'!Esco dal terminal. Contratto il taxi, l'albergo, l'affitto del motorino. Esco a farmi un giretto a piedi vengo calamitato dentro un centro di massaggi...massaggio di un'ora da una dolcissima signorina che mi ha fatto i complimenti per tutto il tempo: "oh...come sei bello..." e chicchiere. Vado al mare bello rilassato a vedere un po' di mossa, gran belle onde. Mi fermano due signore mi fanno sedere mi coccolano servendomi della birra, un piatto di noodle e chiacchiere. Bella vista. Posto rilassato e locals rilassati che ti danno da dire divertendosi cercando di venderti qualunque cosa...
E' la prima sera ed ho seriamente bisogno di dormire poiche' ho dormito appena due ore la notte precedente...oggi ci prepariamo al delirio notturno! Ovviamente dopo un bel massaggino di un'ora, un giretto con lo scooter e due o tre ore di surf...

iauuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

sabato 27 settembre 2008

A fly for Bali...

Dopo piu' di due mesi a Darwin
dopo piu' di due mesi di lavoro,
dopo le uscite serali in mezzo a tutte queste bestie,
dopo le birre con gli amici dopo il lavoro,
dopo il caldo,
dopo i coccodrilli ancora mai visti,
dopo gli aborigeni,
dopo le bionde australiane,
dopo i tamarri con le auto truccate,
dopo le risse...

Un po' di relax! Próxima estación: Bali.

Partenza il 10 Ottobre ritorno diretto a Perth il 31 Ottobre.

venerdì 12 settembre 2008

Astinenza da blog da internet and stuff...

A breve rincomiciero' a scrivere le mie avventure sto' aspettando di essere di nuovo operativo con il portatile. Nel frattempo:

cronaca locale:

Un irlandese va dal dottore dicendo che le ha provate tutte per diventare inglese ma non ci riesce. Il dottore gli dice: "facile...basta asportare un 10% del cerverllo tramite lobotomia. Vieni domani". L'irlandese il giorno dopo subisce l'operazione ma il dottore sbaglia e gli asporta il 90% anziche' il 10%! il dottore: "ho commesso un grandissimo errore! ti ho asportato il 90 anziche' il 10 per cento del cervello! Sono dispiaciuto e' un disastro! o mio Dio! non si puo' piu' riparare ormai il danno..." il ragazzo lo guarda divertito e gli dice:

"no wOrries mate!"

fonte: Gianfranco

giovedì 21 agosto 2008

Ostello Malaleuca $28 al giorno. Un fottio di stanze. Un botto di gente. Pscina sul terrazzo con bar annesso. Commerciale, turistico, fighetti con una tartaruga al posto del buzzo che bevono birra sotto il sole cocente giocando a stecca davanti a signorine in topless. Tempo due giorni e non si vedono piu...probabilmente a recuperare in palestra. Rapper di quelli che ora vanno molto di moda, che se la credono di bbrutto di conoscere tutto l'alfabeto fino alla prima meta'. C'e' anche gente a posto ed interessante e ne conosco. Musica a palla. Tempo qualche giorno e cambio. Ostello YHA $21 per night, il piu' economico. Sei mio! Ambiente meno dispersivo, mi ci infilo al volo! Piscina, barbeque e bella gente. Peccato che essendo alta stagione non si riesca a prenotare per piu' di qualche giorno...mmm! E' sera, ho lavorato per mezza giornata e sono stanchino, non esco. Il room mate che dorme nel letto sopra al mio aspetta una tipa. Questa arriva, tempo 5 minuti e incominciano a trombare. Mah...sanno benissimo che sono sveglio...vado a dargli una sculacciata sul culo?! Non tanto per prender parte al meeting ma giusto per una gag da ridere...oppure questo si incazza perche' gli rovino la concentrazione? Lasciamo perdere. L'indomani gli chiedo come avrebbe reagito. Lui mi da' una risposta bellissima: “e' una camera condivisa...”. E' sera ed esco. Faccio un paio di giri in giro nel centro della capitale del Northern Territory, finisco i soldi e rientro nell'ostello. Entro in camera e sta' troietta tedesca si trova in posizione eretta sul room mate inglese. Si ricompongono. Lui scende dal letto. Apro il frigo e gli offro una fetta di pane. Questa volta una sculacciata sul culo non gliela toglie nessuno! Mi infilo nel mio letto. Tempo 5 secondi e sono nel mondo dei sogni. La mattina dopo la tipa mi guarda con sospetto. E' l'ultimo giorno, devo fare checkout. All'ostello vedo in bacheca un annuncio firmato Ben Rex. Grazie al cielo non sono morti! Sono arrivati a Darwin! Li vado a trovare. Alex ed Ashley si sbarcano andranno in una farm a fare woofing (lavorare quel tanto che basta in cambio di vitto ed alloggio). Nel frattempo il veccho pazzo ha cambiato itinerario, non andra' piu' nel Mediterraneo ma continuera' verso Perth. Si libera una camera sulla barca. Colgo la super palla al balzo: “Rex, hai bisogno di una mano a mettere a posto la barca finche' non parti?”. Sono di nuovo imbarcato su Midas. Free accomodation! Una botta di culo ogni tanto ci vuole! La convivenza questa volta e' molto diversa. Compro il mio cibo e quindi non sono denutrito. A volte gli offro il pranzo. Subito dopo mangiato me ne vado con la scusa del lavoro. Ogni giorno Rex mi chiede di partire con lui ed ogni giorno gli rispondo che mi devo comprare il furgone abbestia. Ogni giorno che rimane in porto e' un giorno in piu' per me di free accomodation.
Recupero i soldi lavorando duramente come barista e cameriere presso un ristorante italiano di un immigrato 50 anni fa. Pagano bene. Il proprietario mi ha preso in simpatia poiche' sono italiano. Chiacchieriamo dopo il lavoro, gli riporto notizie fresche della situazione italiana. E' abbastanza dura lavorare in questo ristorantee ma stringiamo i denti: poche settimane per mesi di viaggio e per smettere di viaggiare con l'autostop comprandomi un backpackerissimo furgone abbestia free accomodation inclusa! Tre settimane di lavoro in piu' del previsto perche' a fine Ottobre io e Nico ci prendiamo una vacanza in Indonesia. Due mesi di lavoro e poi via. A giorni finisco il primo...

Il sole splende tutti i giorni ed il cielo e' blu.

mercoledì 6 agosto 2008

darwin

Arrivati a destinazione ci separiamo da quell'incubo svizzero che ha il fuori strada per andare sul breccino. In compagnia di Yesman faccio il giro degli ostelli...tutti pieni! Una tenda, un sacco a pelo e gli aborigeni a 10mt. Si dorme sulla spiaggia. E' giovedi' e ci sono i mercatini. Conosciamo dei simpatici giovani di Papua Nuova Guinea in vacanza. Ci offrono un paio di birre e ci avvertono che e' rischiosa l'alta marea di notte a causa dei coccodrilli d'acqua salata grossi e cattivi che girano per la spiaggia. Peccato che prima di incontrarli ci eravamo portati avanti con altra birra e sono abbastanza sciolto da pensare “i coccodrilli prima di mangiare me devono mangiare la tenda e Yesman...”. Yesman dice che va bene sulla spiaggia, montiamo la tenda. La mia unica resistenza e' “se domani mi sveglio con una gamba in meno sentiti in colpa!”. Mi addormento. Arriva l'alba, un meraviglioso risveglio con e due tutte le gambe, lo zaino ancora presente. Apro la tenda, il mare e' calmo e colorato di un rosa sereno. Pace. Impacchettiamo tutto alla ricerca di un ostello. Partiamo, un aborigeno ci saluta.
Caldo secco e ventilato. Cielo blu tutti i giorni. Ogni ostello una piscina. Ogni sera feste e baldoria fino all'alba. Spiaggie poco affollate ed acqua cristallina, jellyfish in fortissima minoranza. Vabbe' ogni tanto qualche coccodrillo ma basta non buttarsi se vedi due occhi rossi nell'acqua...e poi di giorno dormono...sigh! Questa e' Darwin nel bel mezzo della meravigliosa dry season. Appena fuori dal centro si trovano solo villette con giardino ma anche nel CBD l'aria e lo spazio non mancano. Una lunga camminata nel verde che si fonde in un gioco cromatico col mare. Limiti di velocita', divieto di fumare nei locali, guida in stato di ebbrezza e le piu' normali regole di civile convivenza qui cadono tutte nel vuoto. Tutti in bicicletta senza casco..si' perche' in Oz il casco in bici e d'obbligo...ggrr! La polizia ha gli occhi bendati. Rispetto alla costa Est qui e' la Napoli australiana. Si sta' molto bene, qui sono meno fiscali. Signorine inglesi in vacanza, distinte, posate, graziose con dentro dei troioni, ubriache dalle otto della sera. Peccato che incominci sempre a lavorare un po' prima ed al bar dove lavoro non ho il contatto con i clienti! Mmm....mi sa che devo cambiare locale! Grrr!!!
Nell'ostello vedo Mariu' una ragazza francese che fa la cameriera al ristorante italiano dove lavoro. Sembra svelta quindi smezziamo un paio di caraffe di birra. Alla terza si presentano i giovani accanto a noi per intortare lei, ovviamente. Un tedesco ed un australiano...ma do' vanno!? Qui in Australia i tedeschi non sono gli stessi che venivano da noi in Riviera. Altra pasta. Mi presento e lui risponde con un italiano abbastanza rudimentale. Mariu' si presenta e lui risponde in francese. Siamo a quota quattro lingue dato che e' tedesco e con l'australiano parlava in inglese. Gli chiedo “hombre hablas espanol tabien!?” e lui “posso parlarlo ma mi rifiuto di parlare una lingua cosi' triviale...” Alche' gli chiedo quante e quali altre lingue conosce: cinese all'universita', russo, polacco (poiche' sua madre e' polacca), qualche variante indiana, qualche lingua dell'Est Europa e dulcis in fundo sta' studiando il sanscrito. Ne contiamo nove. Mi spiega che il sanscrito e' la madre di tutte le lingue, e' di una romanticita' incredibile e di una complessita' tale da permettere di esprimere molto piu' compiutamente concetti e sfumature delle espressioni che con ogni altra lingua moderna non e' possibile. Comprendo l'equazione: complessita' della lingua = profondita' espressiva. Sanscrito antico, latino, greco antico tutte vie comunicative in estizione. Quindi pensando a tutte le lingue moderne che vanno uniformandosi a quella meno complessa che e' l'inglese forse vuol dire le lingue vanno verso l'appiattimento dell'espressivita'. E' un argomento che mi interessa perche' lo tocco con mano tutti i giorni. A volte mi manca l'italiano perche' e' vero, con l'inglese non puoi sfumare le frasi come in l'italino poiche' usi le stesse parole in contesti diversi ma pensavo che fosse il mio inglese. Un tipo in gamba non c'e' che dire tanto in gamba che si apre una conversazione politica che mi colpisce. Berlusconi e' il miglior politico che l'Italia abbia mai avuto. Cazzo dice quest'idiota!? Dice anche di essere assolutamente certo che questo signore sia il primo mafioso, ladro ed assassino d'Italia ma questo non toglie che in politica estera abbia agito molto bene facendosi amici Russia e U.S.A creando un'immagine dell'Italia furba.

“L'Europa? Sarete le ultime merde d'Europa e allora? L'Europa ha 50 anni. E voi? Voi siete italiani dall'impero romano e non da Garibaldi. In Europa siete disprezzati ma voi nel mondo siete italiani ed e' cosi' da piu' 2000 anni. Ho viaggiato tantissimo e sono stato in Italia tantissime volte. Amo Napoli, amo la pizza napoletana e credo che sia una delle citta' piu' belle al mondo. Sono stato nei quartieri spagnoli in strade strettissime dove fatichi a camminare affiancato in due e ti vedi questi ragazzini di 12 anni in due senza casco a sfrecciare nell'angusta via e devi spostarti perche' non si fermano e non capisci come riescano a passare ma lo fanno! E' una citta' incredibile. Ok, e' violenta ma rispecchia anche il carattere intelligente e sveglio dell'Italia. Ogni volta che salgo sulla metro a Roma nella calca della gente vedo i volti dei romani, gli stessi volti e le stesse espressioni delle statue degli antichi imperatori. Avete conservato lo stesso sguardo e tratti somatici di allora. Gli italiani si distinguono per la loro passione, la stessa che spingeva l'impero alla conquista. Oggi io parlo con te di un argomento che ti tocca e tu mi rispondi con passione italiana. Lo so' che odi quel personaggio del quale anch'io sono perfettamente convinto che sia veramente un criminale ma e' anche vero che lui ha dato l'immagine della vera Italia dal carattere appassionato. Furba, poiche' lui partendo dal nulla anche se reciclando i soldi della mafia ha comunque generato un'immensa ricchezza ed e' andato al potere per farsi amico i forti. Gli italiani a Mosca sono amati perche' Mr. B. e' amico di Putin. Gli italiani negli U.S.A. sono amati da molto prima ma ora grazie a Mr. B. i rapporti sono migliori. L'italiano e' quello furbo e' quello che si fa amici i forti e i ricchi, Russia e U.S.A lo sono. Facendoli amici potete esportare verso i paesi che spendono. Prodi? Ti sembra uno che puo' rappresentare un carettere furbo ed appassionato? Oppure Veltroni!? Ahah...smettila di pensare da europeo. Siete gli unici ad aver conservato la vostra identita' per millenni ed e' questo il bello di voi. I greci antichi erano dei grandi ma oggi se vai ad Atene non ci sono gli stessi di allora. Anche i cinesi hanno conservato loro stessi per millenni ma loro hanno solo perimetrato un grande recinto e si sono chiusi dentro. Voi invece avete l'impulso all'espansione all'andare oltre, all'andare avanti. E' la passione. La stessa che vi rende famosi nel mondo come amanti. Avete il buon gusto che vi fa eccellere nella moda, nella buona cucina e nel buon vino. Tu dici che prima o poi qualcuno lo ammazzera'...massi' certo che qualcuno prima o poi lo ammazzera' e sara' il normale svolgersi degli eventi guidati dalla vostra passione” ( ... )

Prendendo solo il buono di cio' che ha detto capisco che talvolta ci si specchia meglio attraverso gli altri...

Avra' detto solo delle mezze verita' riguardo al nostro idiota e l'ho massacrato facendogli presente che ci sono fiumi di italiani veramente in gamba che non possono uscire dal cono d'ombra, che si sta' uccidendo lentamente la classe media e che siamo in pieno colpo di stato silenzioso

...ma siamo fichi nel mondo anche con il buffone al governo e questo e' gia' qualcosa!

martedì 29 luglio 2008

Getting to Darwin


Dopo aver visto l'ultimo fenomeno a Cairns che si cucinava la carne con la coca cola al posto dell'olio nel barbeque pubblico si parte per un tragitto di 2500km. Si divide carburante e cibo. Ovviamente! Tempo previsto due settimane. E' sempre un rischio viaggiare con l'autostop perche' non sai mai chi incontri. Infatti il padrone dell'auto e' un ventunenne svizzero con ascendente tedesco, fighettino, perfettino e fresco di militare. Cappellino da australiano dell'Outback nuovo fiammante acquistato per l'occasione, anfibietto, mutandina firmata e occhiali a goccia. Anch'io voglio vestirmi cosi' al prossimo campeggio! Uno di quelli di cui nonna avrebbe detto: “puren...le bon e l'hal giudizie...”. In sintesi uno col quale ti fai due palle cosi'! L'altro e' un inglese, lo chiamero' Yesman dato che acconsente sempre a cio' che dice il piccolo sergente svizzero. Ma la felicita' e' dentro di te, basta cercarla ed io l'ho trovata immergendomi nelle mie idee a ruota libera. Sono profondamente ispirato da questo viaggio per il centro Australia, un immenso campo di nulla con una lunga strada che lo attraversa, un susseguirsi di canguri morti sulla carreggiata, corvi paffuti, polvere e qualche serpente. Un terreno fertile per liberare la mente. Niente elettricita', niente telefono, niente internet. Un libro, fogli per scrivere, una penna prima che faccia buio. Ad ogni distributore una sosta, ad ogni sosta un pieno altrimenti rimani a piedi. Poca gente, poche auto. Devi pianificare cibo ed acqua. Ci si saluta sempre, tutti. Dopo qualche giorno di strada una cittadina per fare la spesa. La gente che vive in queste zone deve essere veramente dura per vivere in posti come questi. Arriviamo a Normanton, una cittadina con due strade, quattro mucche, polvere e qualche cavo per l'elettricita'. Una bottega ed il soldatino futuro ingegnere civile svizzero ha bisogno di un adattatore per auto per il suo Ipod. Chiede al povero bottegaio se tratta l'articolo originale o dove puo' trovarlo. Il bottegaio gli risponde: “Apple? Vuoi una mela? Una sola?”.
Nell'Outback australiano si incontrano simpatici pensionati che dopo una vita di onorata carriera girano per mesi a volte per anni col loro caravan. E' il compleanno del reuccio della sua auto svizzera ed invitiamo al nostro fuoco tutti quelli che si fermeranno a campeggiare intorno. Conosciamo quattro fratelli che con un taxi d'epoca stanno ripetendo l'avventura che fece il loro nonno negli anni 30 da Melbourne. Una signorina sali' sul taxi dicendo: “dovrei fare un lungo viaggio...” “non c'e' problema signorina dove la porto?” e lei.. “e' molto lungo...devo arrivare a Darwin!”. Al tempo non c'erano strade e ci impiego' mesi per attraversare piu' di 3000km ma alla fine arrivarono e venne pagato molto molto bene!
Arrivati a Daly Waters campeggiamo in una specie di monte degli stracci. Dobbiamo procuraci la legna per il fuoco della sera e qui Yesman mi e' piaciuto. Cerca di buttar giu' un grosso ramo di un albero morto con un cordino che gli si rompe arrivandogli una frustata sul petto. Gli lascia il segno. Non demorde e riprende il lavoro buttando giu' col cordino l'intero albero! Avremo un sacco di legna da bruciare! Il fuoco e' un rito che nell'Outback non deve mancare. Ogni sera lo guardiamo senza parlare per ore. Andiamo a letto molto presto e ci si sveglia all'alba.
Arrivati all'inizio della seconda settimana raggiungiamo il Northern Territory. Siamo al giro di boa un'altra settimana e saremo a Darwin. Tutta la strada si portebbe percorrere in un paio di giorni ma abbiamo pianificato 2 settimane per visitare i parchi nazionali e le varie zone. Negli ultimi 1000km del Northern Territory l'arido ed il deserto si intensificano di verde man mano che si avvicina la meta. Il Matarranka National Park e' qualcosa di bellisimo: paradiso tropicale con palme, verde a strapiombo nell'acqua dolce a 30 gradi. No coccodrilli e niente pericoli. Facciamo una nuotata e ci prendiamo un po' di relax. Ripeteremo il concetto nei parchi successivi e poi Darwin.

Arrivati...mmm Darwin! Butta bene....proprio un bel posticino!

mercoledì 9 luglio 2008

Alla ribalta


Mi preparo prima di andare a dormire, sul divano c'e' un quaderno di appunti. Lo apro, lo leggo. Sono gli appunti di Ben. Mi fermo alla seconda pagina: calcolo delle calorie giornaliere minime per persona al giorno arrotondato per difetto e a seguire calcolo del relativo costo. Che fenomeno... La mattina io ed Alex andiamo a fare rifornimento di acqua potabile. Karen e' prossima a sbarcarsi qui a Cooktown, non puo' proseguire a causa del visto. Alex mi racconta che Ben possiede la barca da 5 anni ed in tutto questo tempo non e' mai riusciuto a trovare qualcuno che venisse con lui, compresi i suoi 6 figli, 3 figlie e 19 nipoti. Non mi va giu' che mi abbia chiesto soldi per il cibo. Non e' per i soldi ma per una questione di mantenere la parola data. In mare in mezzo al nulla non ti puoi fidare di uno cosi'. L'ultima cittadina prima del nulla, Cooktown. Un momento di esitazione e poi mi rivolgo freddo e diretto a Ben: "Rex...ti posso spezzare il cuopre?" e lui..."no" ... "mi sbarco". Tutto sommato Rex non era male...mi era simpatico ma il cibo era nammerda! Ci ritroviamo io e Karen all'inizio del nulla a piedi. Un bus ci riporta a Cairns. Dormiamo qualche giorno e poi l'annuncio: "vuoi un passaggio in auto fino a Darwin?". Si! Parte un nuovo viaggio. UUUUUUUUU

venerdì 4 luglio 2008

Hope Islas to Cooktown


Il capitano Cook quando arrivo' sulle coste a Nord Est dell'Australia si areno' sulla barriera corallina a 5 miglia da Hope Islas. Da qui la vista con il binocolo incontra gran montagne verdi ed una sola gola al livello del mare. Fu li' che i suoi antichi marinai portarono la nave e sfruttando l'escursione delle maree riuscirono a ripararla. Furono molto fortunati. Oggi questo luogo porta il nome di Cooktown. Partiti da Low Islas diretti a Cooktown spezziamo il viaggio passando per Hope Islas fermandoci un giorno ed una notte. E' un'isolotto minuscolo accerchiato dalla barriera corallina. Ci tuffiamo subito a snorkellare, poi ci stendiamo sulla sabbia ed in fine leggiamo il cartello:

“vietato nuotare rischio coccodrilli”, OK!

“vietato accendere fuochi”, OK!

Facciamo una passeggiata con la bassa marea sulla barriera. Grazie ad Ashley aumenta la mia probabilita' di sopravvivenza:

“in luoghi come questi si incontrano specie come queste che se le tocchi muori e come queste che muori soffrendo.” OK!

Mi chiedo perche' cazzo sto' camminando qui...per giunta scalzo...
Siamo in zona gialla che vuol dire che si puo' pescare solo con una canna da pesca e si possono pescare solo pesci superiori ad una certa dimensione. Alex si butta di nuovo in acqua con il fucile. Ritorna a mani vuote e capisco quanto sia veramente un integralista super rispettoso della natura: “gli unici pesci grossi che ho visto supponevo fossero una coppia poiche' nuotavano assieme. Quindi non gli ho sparato perche' uno poteva essere incinta e quindi avrei potuto uccidere altri dieci potenziali pesci... you know...”. Niente cibo.
La sera accendiamo un falo' sulla spiaggia e cuociamo due patate sotto labrace. La mattina seguente di nuovo a veleggiare verso Cooktown, l'ultimo luogo abitato. Sbarchiamo e facciamo un giretto. Non e' per niente male. E' un po' la citta' australiana sperduta delle leggende. Qui gli aborigeni vanno a braccetto con la popolazione bianca e li vedi in pieno giorno nei pub a bere birra.
La mattina seguente ci alziamo. Faccio colazione con Ben. Gli altri ancora dormono. E' in questo momento che il vecchio si scopre per l'avaro che e'. Mi chiede di comprare $100 di cibo. Purtroppo non sta' scherzando ed i patti non erano questi. Non e' per i soldi ma e' per una questione di principio. Io faccio parte del tuo equipaggio e tu mi mantieni come promesso. Punto. Faccio la valigia. A pranzo davanti a tutti gli chiedo: "stavi scherzando questa mattina? ...ho gia' pronta la valigia per andarmene perche' non posso continuare un viaggio con chi non maniene la parola data." Mi guarda e mi da' la risposta piu' bella mai sentita nell'ultimo anno: "stai andando a tritare un po' di grano?" e si addormenta.

Low Islas


E' notte, la mia prima notte nell'oceano. Il dondolio della barca mi fa da culla, dormiro'. Tutti nelle rispettive cabine. Solo Karen e' ancora sul divano. Midas si trova davanti a Low Islas un isolotto a poche miglia da Port Douglas. Attraccati, caliamo la scialuppa verso l'isolotto. Prima giornata di snorkelling sulla barriera corallina...una figata! Flotte di pesci colorati che nuotano tra i banchi di corallo danzanti blu, viola e arancione. Acqua cristallina. Mi vedo inseguire da uno di quei pesci schiacciati, e' enorme. Mi guarda con sospetto. Abbiamo snorkellato io, Alex ed Ashley. Karen e' a riva perche' non sa' nuotare mentre Ben e' rimasto sulla barca. La coppietta canadese ha anche visto una tartaruga marina. Alex l'ha toccata. E' stato non solo bello ma anche frizzante per quel senso di insicurezza dovuto alla possibilita' di incontrare squali...come del resto e' successo ad Alex proprio oggi. Il cucciolo non aveva fame o forse ci facciamo troppe pippe riguardo a questi simpatici pescioloni. Nell'acqua e' pieno di squali. Fortunatamente l'Australia e' molto pescosa quindi i pericolosi predatori non vanno in cerca di prede faticose come puo' essere uno squilibrato overseas di 75kg (dai vabbe'...78kg!) con i calzonci rossi, le pinne blu e con il destro allenato a forza di cazzare le vele e girare la mola trita grano.
Ritornati a bordo mi soffermo a guardare il mare e vedo degli allegri squaletti molto giovani giocare ai bordi della barca. Gli gettiamo cibo. Mangiano. Sono tentato ad impugnare il retino e pescarne uno. Questa e' un'area protetta. I guarda costa passano con elicotteri ed aerei, ti fotografano e ti multano. Sento un brividino che mi corre lungo la schiena all'idea di diventare un pescatore di frodo...ma Ashley non vuole, mi esorta a reprimere la mia italianita'. Peccato...non ho mai mangiato carne di squaletto. Ripieghiamo diventando compratori di frodo, acquistando calamari freschi dal peschereccio vicino.
Cala la notte e, scusate il facile banale romanticismo, il cielo stellato e' impressionante. Cumuli di stelle addensate in una lunga via, tante sono le stelle a brillare che formano una nuvola bianca e densa...che si chiami forse Via Lattea?? ..si vede proprio bene! Mi sento quasi romantico ma poi mi passa subito e mi addormento.
La vita sulla barca e' bella ma se quel ragazzetto vivace di 70 anni saturo di energia che porta il nome di Ben si controllasse un po' di piu' saremmo tutti piu' rilassati... E' un iperdinamico e non riesce a star seduto per piu' di 5 minuti. Disgrazia vuole che coinvolga anche gli altri in cio' che fa. Piccoli accorgimenti, modifiche ed aggiustamenti alla barca. Tutti i giorni trapano, cacciavite e chiave inglese. Ashley ed Alex si sono gia' ammutinati, Karen e' solo un passeggero. Solo io gli do' ancora corda. Fortunatamente una volta che siamo in vela si aggrappa al timone e ritorna la tranquillita'. Per quanto non curi molto la tranquillita' altrui si puo' solo voler bene al vecchio Mcintosh ed e' grazie a lui che ora sto' allegramente viaggiando verso Darwin con il mezzo di trasporto piu' bello che esista.

domenica 29 giugno 2008

Port Douglas


Mattina presto si parte per Port Douglas. Un paio d'ore di navigazione ed arriviamo a destinazione. Si prefigura la sosta di qualche giorno per manutenzione della vela. E' un luogo molto curato con rifiniture di pregio, tremendamente turistico. Una pinta sette dollari!!! mmm...non troviamo una gran vita notturna ma non importa, dopo tutto il giorno in barca alle dieci di sera il mio unico pensiero e' il letto. E' qui che mi faccio una visione piu' chiara dell'equipaggio e di Ben. Ben e' un pazzo settantenne con l'energia di un ventenne. Dopo una vita di lavoro vuole veleggiare fino in Scozia dove la sua famiglia prende le origini. Vuole fare il percorso inverso dei suoi antenati, veleggiare dall'Australia all'Europa. Arrivato a destinazione imparare il gallico, lingua morta in via di estinzione, la lingua dei suoi antenati. E' un ingegnere civile che ha progettato ponti, aereoporti, ferrovie. Multimilionario, ha fatto fortuna con la sua impresa. Ha guadagnato un milione di dollari 35 anni fa...come molti ricconi alla vecchia maniera e' tirchio ma nella sua tirchieria e' un signore. Guarda il centesimo ma non ha un attaccamento morboso al denaro e ad ogni nostra richiesta acconsente sempre. Probabilmente stufo di sparare a canguri e dingo nella sua proprieta' nell'Outback di 100km per 20km ha acquistato la sua barca usata tutta da rifare per $200 mila. Sul mercato si trovano a $350 mila finite e rifinite ma lui ne ha voluta una da sistemare per farla secondo le sue specifiche spendendo molto piu' di $200 mila in modifiche. Manco a farlo apposta quindi e' uno smanettone con viti e bulloni...anche se non ne sa' di computer lo spirito smanettistico e' unico. Dio li fa e poi li accoppia...ci siamo trovati subito! Ora pensionato fa l'inventore a tempo pieno ed ogni giorno mi propone le sue improbabili modifiche alla barca. Uno spasso.
Abbiamo una mola per macinare il grano che produce la terra di Ben producendo farina a bordo di Midas. Alex in fine cuoce il pane. Abbiamo marmellata artigianale preparata dalla madre di Ben, riso e farina, uova, latte in polvere, patate, generi alimentari vari. Pannelli solari e a Cooktown monteremo il generatore eolico. Telefono satellitare. Dopo Cooktown il nulla per due settimane fino a Cape York. Altro che passeggiata! 1000Km di costa con gsm, televisione, radio ed internet offline e a rischio malaria. Proprio oggi la farmacista ci ha detto che ci vuole la ricetta del medico per le pillole antimalaria. Oggi e' domenica quindi niente medico, niente prescrizione e domani partiamo. Non voglio manco sapere che fine faranno le nostre pillole!
Nel porticciolo dove siamo attraccati pare che ci siano ogni tanto coccodrilli. Alex ha subito esorcizzato ogni timore buttandosi in acqua per apportare una modifica di Ben al timone. Il Queensland e' pieno di bestie varie valenose serpenti, ragni, ecc... Alex ha esorcizzato ogni timore camminando scalzo ovunque andiamo per Port Douglas. Chi e' Alex? Un membro dell'equipaggio. Un giovanotto 25enne canadese di origini moldave che finito questo viaggio vuole fare il fattore in Canada assieme ad Ashley. Vivono nella consapevolezza di un mondo malato e che produce cibi malati. Un sistema globale consumistico e schiavistico. Vogliono combatterlo uscendone e producendo tutto con le loro mani dalla carne alla farina e l'energia. Sono in gamba, portano avanti le loro idee discretamente senza la pretesa di insegnare a vivere. Ashley ha vent'anni ma e' piu' matura della sua eta'. La considero molto e mi fa morire quando ogni due giorni si lamenta con Ben per il fatto che sono in barca per divertirsi veleggiando, cucinare e tener in ordine e non per aggiustare la barca secondo le sue pazze modifiche giornaliere. In fine c'e' Karen una simpaticissima backpacker scozzese che si fermera' con noi per breve tempo. Ha l'erre moscia, parla alla velocita' della luce e la sera tira delle gran scorreggie. Ci lascera' a Cooktown per raggiungere il fidanzato in Nuova Zelanda, restituendomi la camera...
Forse da Cape York invece di virare verso Darwin si fara' una capatina a Papua Nuova Guinea ma non e' sicuro. Vedremo un po'...io spero di arrivare a Cape York...intanto! Sara' gia' un bel traguardo.

venerdì 27 giugno 2008

La svolta...


Cairns non e' un luogo dove si puo' trovare un granche' di lavoro di concetto. Tutti mi dicono che e' difficilissimo trovare qualsiasi lavoro. Tempo una settimana e mi decido a fare il giro dei ristoranti italiani per un lavoretto part time come cameriere. Al terzo lo trovo. Faccio la prova ed il proprietario e' soddisfatto: "vieni venerdi' o sabato'. E' domenica e non sono affatto contento di rimanere qui a Cairns, bella ma ho bisogno di qualcosa di piu' energetico...come Sydney!
Mi prendo qualche giorno prima di incominciare a procacciarmi del cibo dal mare. E' Mercoledi', mi reco al molo e sfodero la mia canna da pesca nuova fiammante. Tempo due minuti ed un vecchietto zoppo dalla barba bianca mi si avvicina: "hey mate! che cosa peschi?" ed altre cose che per l'accento stretto non capisco. Guarda la mia montatura da pesca e poi mi guarda come per dire... "ma fai davvero con sto' intreccio di lenza!?" Ci intendiamo e dopo dieci min mi porta a visitare la sua barca a vela. Si chiama Ben, e' un velista alla volta del Mediterraneo. Mi fa domande sul mio conto, gli rispondo che provengo da una localita' di mare, che sono un windsurfista e che ho lavorato varie stagioni estive sulle barche da pesca...e che insomma conosco abbastanza il mare. Non l'oceano purtroppo. Il mio curriculum marittimo per lui e' sufficiente e mi chiede se voglio veleggiare fino al Mediterraneo. Sogno o son desto?! Declino l'invito: "Mate...vengo proprio da li'..." Sguardo sveglio da vecchio lupo di mare, mi presenta la sua ciurma, una graziosa coppietta canadese. Ceno con loro sulla barca e realizzo che sono abbastanza dilettanti allo sbaraglio e che probabilmente il piu' lupo di mare sono io. Si sta' materializzando davanti ai miei increduli occhi un'occasione d'oro, unica e irripetibile. Chiedo un passaggio fino a Darwin, nell'estremo Nord a 2500km. Il tragitto non e' impegnativo poiche' e' dentro le acque della barriera corallina, sicuramente alla portata di tutti. Mi si prospetta un viaggio attraverso il Grand Barrier Reef, gli isolotti, i delfini, i coralli fino a Cape York, all'estremo della costa est per poi forse cambiar imbarcazione fino a Darwin. Dormire e mangiare sono gratis...paga il vecchio Ben! Sono al settimo cielo. Finalmente dopo tre mesi una botta di culo gigante. Finisce la cena, ci diamo la punta per le ore nove del giorno dopo. Ore nove in punto del giorno seguente sono a bordo di Midas, la mia nuova casa galeggiante. Sento un odore intenso di Australia.

domenica 22 giugno 2008

Carins


Cairns rispetto a Sydney e' u'altra Australia. Calda, tropico, palme. No yuppies a passo spedito. E'un paesone con qualche decina di mila abitanti. Qui siamo davvero nel cuore dell'Australia dalla natura incontaminata, paesaggi sterminati ed il Grand Barrier Reef, una se non la piu' grande barriera corallina al mondo. Non a caso Cairns e dintorni e' una delle mecche del diving. E' un miracolo che ci sia arrivato. Prenoto il volo via internet, arrivo all'aereoporto. Il tipo del check in dopo aver digitato il mio codice, guardandomi: “Alessandro, vieni a vedere il monitor” ...cazzo vuole? Non gli funziona? “Oggi e' il 10 Giugno hai prenotato per il 10 Luglio”. UKKEY.$%##”£ $&/(((._- ...vado al desk che fortunatamente mi cambia il volo alla modica cifra di $40. In tutto, il volo di quasi 2500km mi costa $260! Altro che volo low cost! Arrivo al metal detector REJECTED! Mi aprono lo zaino. Tremo all'idea del sequesto della mia elettronica programmabile dentro il barattolo di vetro della confettura “della nonna” che fa molto terrorista detonatore di bombe programmabili. Se la prendono con le forbici dimenticate nell'astuccio del taglia capelli. UuuuuuHHH!! Decollo ed atterraggio perfetti. Durante il volo una brusca turbolenza. Pulmino aereoporto-citta' fino all'ostello superfico “Bohemia Resort” con palme, piscina, barbeque per la carnazza...il tutto a $20....c'e' qualcosa che tocca...infatti si trova a 2km dal centro e navetta gratis fino alle 23, internet $5 all'ora, ambiente ampio e dispersivo, poca gente noiosa. Ideale per le coppiette alla ricerca di relax. Non per le bestie come me. Essendo un ambiente spazioso e' piu' difficile socializzare. Tutti gli altri ostelli essendo piccoli e colmi di bestioline ammassate una sopra l'altra si faceva amicia in un attimo: “scusa se la mia ascella ti sta' passando sopra il naso ma devo prendere il sale!” .. “oh sorry se ti metto lo sgabello sopra le ginocchia ma sono le uniche rimaste libere..” Good times! Settimana successiva ostello di ultimissima in centro nove letti in camera ed amache sul terrazzo che fanno molto pousada brasiliana, $19 buono.
Cairns con la sua natura, la serenita' che si respira e gli spazi aperti mi fa entrare in una fase piu' mistica e riflessiva. Leggo “fiesta” di Hemingway acquistato a $5 in una libreria di seconda mano.
Nella camera del primo superfico ostello qualcuno dimentica in camera un mulinello da pesca. E' un segno: Nico mi dice che in Oz le canne da pesca costano poco. Con $19 ne compro una. Affacciati sulla laguna si trovano attrezzatissimi barbeque pubblici aperti al pubblico. Il mare e' pescoso.

Mi do' alla pesca.

martedì 17 giugno 2008

Newtown e gli ultimi sgoccioli a Sydney!


Con Kings Cross finisce in bellezza, saluto tutti gli amici tedeschi, inglesi, svedesi, francesi, tedeschi, tedeschi, inglesi ed ancora tedeschi dell'ostello. Mi trasferisco a Newtown una suburb di Sydney vicina all'universita' davvero niente male dove molti alternativi ed intellettualoidi o pseudo tali si ritrovano. Mi sento un po' piu' a mio agio nel trovare per le strade non piu' vetrine di puttane ma librerie di testi di seconda mano e caffetterie in stile bohemene...fico! Molto piu' fico! Qui ho trovato la libreria piu' bella del mondo. Ho visto montagne di libri usati in attesa di un nuovo lettore ammassati su scaffali stracolmi di carta usata, un loft con piu' libri di quanti ne puo' contenere...ma qui siamo dall'altra parte del mondo con la testa all'in giu', evidentemente qui e' possibile. Il libraio, un vecchio dalla barba bianca con due fondi di bottiglia al posto degli occhiali seduto al di la' di un bancone imponente che scruta severo gli affamati di lettura. Non, non ci credo...ma dove sono capitato?!?! Frugando tra gli scaffali ho persino trovato un vecchio libro che espone la teoria e la pratica del calcolo analogico...si' Bobo hai capito bene!!! Pero' non l'ho comprato...................mmm
Il nuovo ostello Billabong Backpackers Accomodation e' differente, si respira un'aria meno frenetica. Qui conosco un giovanotto di Firenze diciannovenne che e' scappato dall'Italia per cambiare vita. E' nato qui, doppio passaporto, incomincia l'universita' a giorni. Dopo esser stato incompreso da tutti i suoi amici, parenti e professori e' partito lo stesso ed ho gradito una sua osservazione: “come mai in Italia a livello governativo ci nascondono cosi' tanto l'andare all'estero? Cosa c'e' all'estero di cosi' pericoloso? Di che cosa hanno paura che potremmo comprendere come si vive fuori???”. E' un tipo in gamba.
Mi e' dispiaciuto passarci solo un sabato sera assieme. Ad ogni modo quella sarata e' stata storica! E'fisiologica l'intesa tra italiani qui in Australia. Entriamo allo Zanzibar, giochiamo a biliardo contro una coppia. Vinciamo. Chi vince continua a tenere il tavolo. Altra partita contro un greco ed un australiano credo. Ultima palla nera. Tiro l'ultima palla di prepotenza e buca da maestro! La palla bianca rimbalza fuori dal tavolo. Perdiamo la partita ma ci comportiamo da vincitori! Siamo belli breschi e ci diamo al ballo. Ho volgia di una foto col mio nuovo amico, metto la mia Olimpus in mano ad una bianda niente male che sta' ballando vicino a noi. Scattano le foto e poi incominciamo a ballare io e lei.
In Newtown finalmente trovo una situazione svuotata di backpackers. Amo i backpackers sia chiaro ma se vengo in Australia non e' per incontrare europei!!! Nell'ostello conosco un altro personaggio interessante. William, Olandese e fa lo scrittore di libri per bambini. Mi rivela la sua grande ammirazione per la lingua italiana, il suo suono, la melodia che percepisce chi non la parla. Non lo capisco. Vuole imparare l'italiano per acquisire l'accento italiano. L'accento italiano e' un successo sociale nel mondo anglofono. Mi carica: ”se venissi in Olanda col tuo accento molte delle amiche sarebbero molto contente di conoscerti...”. Un pazzo. Dopo avergli dato due dritte con la coniugazione dei verbi tra una birra e l'altra, il giorno dopo mi si presenta con il dizionario italiano-inglese+grammatica. Serio! Sta' scrivendo il suo nuovo libro, questa volta non in Olandese ma Inglese. Mi legge i primi cinque capitoli velocemente e non ci capisco una mazza. Lo odio per due motivi. Il primo e' il suo inglese perfetto con cadenza inglese ed il secondo perche' fa uno dei lavori piu' belli al mondo: scrive. Quindi cerca ispirazione. Quindi viaggia. Legge viaggiando. Scrive viaggiando. Viaggia se ne ha voglia. Ritorna a casa quando ne sente la necessita'. Mangia scrivendo! L'otttimo William mi racconta che e' innamorato della poesia inglese. Voglio cimentarmi nella poesia inglese. Mi compila una nutrita lista di autori poco prima del check out dall'ostello. Ci salutiamo e saluto i ragazzi conosciuti nell'ultima settimana da brivido a Sydney. A Newtown ci devo ritornare.

Nico e' amareggiato per la mia di dipartita.

Treno per Domestic Airport.

venerdì 6 giugno 2008

Il lavoro.....questo squilibrato!

....figuriamoci se passo il terzo muro alla prima botta. E' improbabile che una società di ricerca privata in espansione con i controcazzi come questa prenda un patacca come me. Ma se non ti bagni non impari a nuotare, quindi buttiamoci pure nell'acqua.

Il pomeriggio passato con Rainy è stato molto divertente. Siamo partiti subito alla grande, grande intesa...entrambi camminavamo seguendoci a vicenda. Ad un certo punto mi chiede “sei sicuro della strada?” ...e io ”veramente ti stavo seguendo!”...e lei “anch'io!”. Con il suo aiuto sono riuscito a vestirmi bene e a spendere $60 per pantaloni e camicia diventando la mia lookologa tedesca di fiducia...purtroppo per lei non potrà mai competere con Spermilla! L'indomani Rainy parte per Singapore e poi a casa. Ci scambiamo la mail e la promessa di incontrarci di nuovo un giorno, magari in Germania per carnevale di qualche anno imprecisato.

Primo colloquio, scatta il terzo muro. Pantalone, camicia e gravatta...si'! “Ghhh”ravatta...! Entro, i due interviewer sono due giovani, al massimo di 35 anni. Mi fanno il terzo grado del CV molto garbatamente. Dopo un po' scattano le domande su che tipo di approccio progettuale ho avuto in passato con LabView...è l'inizio della fine: cercano gente che abbia programmato su piattaforme grandine, quindi non me. La conferma seguira' il giorno dopo. Perso l'omino. Sara' la prima e l'ultima interview dal vivo, tutte le altre via telefono. Il problema del terzo muro continua ad essere il problema del visto lavorativo che ho. E' possibile accedere alla interview telefoniche ma poi il videogame se ne accorge che il visto non è adatto al lavoro nell'IT poiché ne richiedono di piu' estensivi e quindi cippa. La domanda e': “se non riesco ad accedere al terzo muro come posso pretendere di arrivare al quarto??? L'assunzione..!?!?” mmm...

E' freschino per andare al mare quindi spendo parte delle mie giornate in biblioteca. Capita che vado a pranzo in un centro di mangime in centro chiamata “food court” una distesa di mense una attaccata all'altra. Per due volte di seguito conosco delle signorine ed entrambe le volte risultano essere recruiters. Mmm...che forse sia la volta buona che...che...trovo la soluzione per il terzo muro!?!? mmm...carine. La prima tipa che conosco ha 21 anni, biondina, carina si chiama Brooke. Mi porta nella sua agenzia, compilo i moduli. Il giorno dopo conosco altre due tipe molto in gamba e mi danno un botto di dritte. Una e' recreuiter, l'altra impiegata in una qualche azienda finanziaria. Mi consigliano di andare di persona di porta in porta e stupire. Focalizzare su me stesso e vendere me stesso al meglio in 5 minuti, si' perche' e' proprio nei primi 5 minuti che devi dare il massimo di te stesso per dare la prima buona impressione. Non importa cio' che sai o non sai fare devi saperti vendere! Il mio intento per superare il terzo muro veramente era un altro, un metodo nostrano: tu donna, io uomo, io ti do' una mia cosa e tu mi dai un lavoro! Ci scambiamo un paio di mail ma mi sa che sono entrambe impegnate...mmm. Qualche giorno dopo camminando per la strada incrocio Brooke! E' un segno, ci scambiamo i numeri di telefono per una birra. Mai piu' vista quindi il progetto di trovare lavoro con l'aiuto interessato di recruiters amiche si va ad arenare.

Qualche giorno a seguire realizzo che forse mi sono rotto le palle di cercare e che forse e' il caso trovare una via alternativa...magari cambiare visto! Dato che le recruiters che incontro non sono manco corteggiabili! Arrivare al quarto muro messo in queste condizioni incomincia a sembrarmi un po' difficilino e poi del resto visto che le interview posso anche farle telefoniche...chi me lo fa fare di rimanere proprio a Sydney!? Tanto vale che continuo a cercare via internet e nel frattempo smooth work e in giro per i boschi...mmmm...andata! Prossima settimana parto per Cairns ed una volta arrivato fruit picking! ....iiiiuuuuuuuuuuuu


giovedì 22 maggio 2008

Kings Cross secondo round!



La situazione a Kings Cross ora è un po' più chiara. Continuo a stare in Chilliblue Hostel. Un pacco di gente che va e viene, tutti verso Nord e qualcuno in Nuova Zelanda. Sarà l'alcol...ma non ho ancora incontrato qualcuno che non avesse voglia di interagire, scambiare due chiacchiere, uscire in baldoria...e molti lavorano! Tutta bella gente sia europea che overseas ed un numero spropositato di tedeschi ed inglesi. Girando per le strade di Kings mi rendo conto che in effetti è un'area movimentata e che spesso e volentieri nel weekend ci sono risse e casini vari. Un sabato sera uscendo dall'ostello passiamo davanti ad un locale. Dei poliziotti malmenavano un giovane che presumibilmente aveva combinato danni all'entrata di un locale il quale si stava beccando una evidente punizione corporale davanti alla fila quasi indifferente. Quando vedo certe cose mi sale abbastanza la carogna da dar contro alle forze dell'ordine e mandarli a fanculo urlandogli “squadristi! Forti coi deboli e deboli coi forti” ...purtroppo mi trovo dall'altra parte del mondo in un sistema molto diverso da quello europeo e dove la vogliono poco lunga. Meglio sorvolare...tanto non capiscono cosa voglia dire squadristi. Un'altra sera uscendo dall'ostello per comprare due birre passando per la strada principale vedo una donna col compagno uscire da un taxi. Urla al finestrino del tassista. Il tassista senza farsi ripetere gli insulti accelera da fermo e investe la donna. Retromarcia e scappa! In pieno centro! Due signorine poco avanti a me prendono la targa. Ci rechiamo sul luogo dell'accaduto, in mezzo alla strada. Le tipe chiamano la polizia che arriva dopo un minuto che ci fa sgomberare. Lasciamo la scena dell'incidente ed entro nel bottle shop a comprare le birre in un minuto esco e l'ambulanza era già lì. Mi viene in mente un paragone con l'Italia... Non ho idea che fine farà il tassista ma credo proprio che revoca della licenza ed un po' di prigione non gliela leva nessuno...
Si va di locale in locale la sera o si rimane a chiacchierare in ostello e di giorno attività fisica. Sydney è un porto con la città intorno ed un botto di parchi. Se ti manca l'aria perchè ci sono troppi edifici basta che volti l'angolo e trovi uno spazio verde che presumibilmente da su un porticciolo con barche a vela. I parchi sono attrezzati per il corpo libero, infilarti dentro una palestra non ti serve quasi a nulla...hai tutto ciò che ti serve se vuoi mantenerti in forma.
Nell'ostello mi trovo bene ma si incomincia ad avere un po' troppa confidenza e bisogna stare attenti. Ruby è innamorata di me ed ogni giorno dice di volermi sposare...cazzo ma proprio io!?!?! E' neozelandese, una persona molto dolce ma non è assolutamente per me! Quando si ubriaca fa da matti si rotola per terra, rompe il cazzo a destra e a manca. Non che sia questo il problema. Ha 18 anni ed è vergine. E manco questo. Una sera si impunta con me. Mi abbraccia, mi striscia e mi dice di dormire con lei. Mi pressa per un'ora. Io stravaccato sui divanetti in polleggio a guardarmi l'incontro di boxe e questa ad abbracciarmi e rompermi la minchia appoggiandosi a me! Stavo quasi per cedere e chiederle $500 dollari! Non glieli ho chiesti perchè erano pochi.
Arriva il fine settimana ed è il compleanno di Neil. Finalmente dopo un mese a Kings Cross riesco ad uscire in Oxford Street. Lunghissima, è una garanzia della vita notturna. Ci porta in locale un po' troppo di tendenza per me e i miei roommate ma siamo preparati a Neil e siamo in compagnia delle sue deliziose amiche che bastano e avanzano! Entriamo in un locale con una targhetta gialla all'ingresso “gay and lesbian proud” ...niente a che vedere col Cassero qui sono veramente tutti froci e fieri! Entriamo e prendo subito paura. Rimango perduto per un attimo staccato dal resto del gruppo e mi sento strisciare. Non stò manco a guardare chi sia e stò per andarmene, non fa per me. Rivedo il resto della squadra al centro del locale, li raggiungo. Sono abbastanza ebbro. Una birra mi corrompe a rimanere. Ho un problema: quando mischio testosterone e sbornie è un macello. Arrivo ad un punto che non capisco più un cazzo. Mordo scherzosamente Christine abbastanza forte, ci rimane male e quasi mi manda a cagare. Mi calmo un attimo e mi avvicino ad Andrea. Andrea è una tipa più fragile di Christine più timidina e riservata. La mordo. Scappa fuori dal locale all'istante. Dopo qualche minuto rientra con il trucco scomposto da qualche lacrimuccia. Ma che succede? Sono confuso...non ci credo assolutamente che sia per così poco...dopo un po' usciamo tutti quanti. Andiamo in un altro locale e mi addormento sui divanetti. Subito arriva una lady butta fuori: “ti annoi!? Prego vieni fuori con me...” ...mmm...carina! Le do su al volo mentre mi accompagna all'uscita, la faccio ridere e se ne va via. Rientro nel locale dopo 30 secondi per darle un morso e ricevere due schiaffi ma non la trovo... L'indomani rivelerò alle due svedesine che non riaccadrà più. Loro mi sveleranno di avere ancora il segno sul braccio...ma mi vogliono ancora bene!

giovedì 8 maggio 2008

Il lavoro...questo sconosciuto


Finita la pioggia torrenziale che ci ha sciaquati per 2 settimane ritorna il sole! Non ricordo di aver speso mai molto del mio (prezioso?!) tempo a parlare di pioggia e di sole ma dopo 2 fucking wet weeks rivedere il sereno mi fa ritornare in mente perchè sono qui..!!! La pioggia mi e' stata molto amica, avevo preso una brutta piega: dopo la colazione un po' di relax e poi in spiaggia fino a meta' pomeriggio per poi rincasare, passeggiatina, corsettina, un altro po' di relax e poi cena, dopo cena, pub! Insomma...routine... SIGH! Le mie giornate di allegro cazzeggio si trasformano in utili sessioni. Nei giorni uggiosi mi sono infilato col portatile in biblioteca, scritto CV, cover letter e contattato qualche agenzia. Cercare lavoro lo associo ad un videogame, ci sono i "muri" da superare. I primi sono banali, meccanici e quasi stupidi. Gli ultimi sono sempre i piu' duri dove è necessaria oltre alla tecnica l'estro. Appena incominciato a giocare perdevo l'omino sempre al primo muro, ovvero inviavo CV e cover letter ma nessuno mi rispondeva...alche' mi sono chiesto dove fosse l'errore. Presto mi sono reso conto che il CV era pietoso. Vabbe'...chi l'aveva mai scritto un CV!? Ed una cover letter...?!? Quest'ultima era da quinta elementare anglofona scritta in cinque minuti. Riguardandola col senno di poi mi rendo conto che faceva proprio schifo! Non avendo gran voglia di sprecare il mio tempo in una prassi che di sostanza ha ben poco ed e' solo formalita' ed apparenza, non avendo voglia di "reinventare la ruota" copiando ed adattando a mo' di bricolage frasi gia' fatte pescate da internet ho direttamente fatto copia e incolla della cover letter del mio roommate tedesco Benjamin! Et voila'! Cover letter perfetta! I recruiters ora incominciano a chiamare! PRIMO MURO SUPERATO! Il secondo muro consiste nel capire che cosa ti chiedono quando ti chiamano. Nessuno di questi perde tempo e ti fanno direttamente le interview al telefono e ti interrogano per sondare la tua preparazione! Ci sono più livelli di intervista a seconda del livello di professionalità della ditta e del tipo di impiego. C'è la ditta che sceglie direttamente i propri recruiters presumibilmente dopo anni di onorata carriera tecnica e c'è chi invece utilizza i recruiters delle agenzie come filtro per sgrossare la zavorra, ovvero coloro che senza idonei requisiti inviano CV a destra e manca. Prima partita nella quale sono al secondo muro, la prima telefonata per la risposta all'annuncio “Linux/Perl Expert”: mi cago in mano pronto a fare la prima figura di merda senza capire una mazza ma fortunosamente mi chiama Max. Con Max ci parlo bene poiché non è madrelingua e si sente che non ha ancora eliminato completamente l'accento ispanico. Brillante, lo intorto raccontando di me...nulla di più. Rimane soddisfatto e inoltra il CV alla ditta che mi fa addirittura i complimenti! (mah...gente strana) Si rivelerà un fuoco di paglia dopo essermi dichiarato un NON esperto programmatore Perl e da parte mia non ho sentito la necessità di incalzare più di tanto...feeling. Dopo Max ricevo due telefonate da due recreuiters madrelingua, arranco e mi chiedono “blauhwranchmh!?!?” rispondo in base a quelle poche parole chiave che riconosco. Dicono che mi faranno sapere. Dopo una manciata di chiamate incomincio a capire più chiaramente e rispondo a tono. Ora sono io a tirarmela oltre ad anticipare le solite domande con una risposta unica: “Sono blabla sono qui blabla bla ho fatto blabla” sono ormai un mostro del secondo muro! Continuo a vincere e a perdere omini al primo muro inviando CV a tutto spiano. C'è chi risponde e chi no. Le partite non sono mai tutte uguali e c'è sempre quella che ti rimane più nel cuore delle altre. E' il caso di Nullcube, una fresca ed incazzatissima company di sicurezza informatica e networking. E' il mio sogno fluido: le macchine di produzione sono Gentoo/Debian/OpenBSD based (roba seria...) e opensource a tutto spiano...vi amo...è una di quelle con i recruiters coi controcazzi interni alla ditta stessa. Partono le domande e rispondo bene. Inizialmente non capisco che sono loro. Gradualmente lo realizzo dalle domande: “...quali tool utilizzi per il pentesting? Che firewall utilizzi? ...come verifichi lo stato di salute di una macchina? Quale protocollo?” rispondo bene per circa 15 minuti poi mi frego con le VPN...mai usate né configurate...una domandina semplice semplice...non la so...”sorry mate...”...peccato! Sarebbe stata un'occasione professionale veramente speciale...un giorno ci rivedremo!
Passa il tempo e ritocco gradualmente CV e cover letter. Incomincio tutto sommato ad apprezzare questi due oggetti fortemente disprezzati fino a poco fa...del resto che cosa sa la gente di te? Chi sei, cosa fai e soprattutto: che cosa vuoi fare nella vita!? Quindi è giusto condensare le tue richieste e abitità professionali in una valida cover letter dall'appropriato numero di righe e buon ritmo. Le settimane passano e tutti i recruiters dopo l'ultima domanda mi danno un sorry: “la ditta ricerca gente con regolare visto a lunga permanenza...” ed io con il mio Working Holiday Visa mi ci posso pulire il culo! Il WHV è un visto per i minori di 31 compiuti che ti permette di lavorare presso lo stesso datore di lavoro per un massimo di 6 mesi. Fino a poco tempo fa 3 mesi. Stufo di farmi scaricare all'ultima domanda di protocollo scrivo direttamente sulla cover che sono in Oz con il visto WHV così non mi rompono più i coglioni! Telefono morto. Rispondo agli annunci. Telefono staccato da ogni contatto con il mondo degli annunci lavorativi...minchia... Come in tutti i videogame per superare un determinato muro c'è il trucchetto. Cancello che sono in Australia col WHV, gli agenti mi chiamano e gli dico: “sono attualmente col WHV ma stò richiedendo il visto a lungo termine presso l'ufficio immigrazione, ho totalizzato la bellezza di 120 punti per la richiesta, mi sono rivolto ad un'agenzia specializzata attendo la loro risposta. Attualmente non posso dare certezze sulla mia situazione ma la prossima settimana avrò risposte concrete...” ...tocca prenderli per il culo ogni tanto...il lavoro proposto non ha nulla a che vedere con il networking, Linux e ciappi vari. E' un vero e proprio lavoro da fisico in un centro di ricerca privato di circa 400 persone che lavora in tecnologie avanzate nel settore delle stampanti. Il recruiter chiama la ditta e mi richiama dopo dieci minuti: “la ditta vuole intervistarti, è molto interessata per la tua esperienza in LabView, quando saresti disponibile?” Martedì... SECONDO MURO AMMAZZATO! Il videogame si fa interessante. Ora il recruiter, quella figura contro la quale dovevo combattere fino ad ora e che mi ammazza tutti gli omini, nel terzo muro diventa mio amico: mi invia un sacco di documentazione sul protocollo da seguire nella interview: la formalità del vestire, le domande più tipiche, l'atteggiamento da assumere, i criteri sui quali basano la valutazione e soprattutto la puntualità! Più o meno ero già mezzo preparato (tranne la puntualità ovviamente!) poiché il mio roommate tedesco preparatissimo sull'argomento mi ha una interrogato una domenica pomeriggio in un parco vicino a Bondi Junction con libro alla mano dal titolo: “Come fare un brillante colloquio di lavoro”. Ad ogni modo...panico: non ho vestiti idonei...vogliono persino la cravatta! Il pacchetto che mi deve spedire da casa mio fratello con scarpe, pantaloni, camicia e cravatta verde Lega Nord acquistata a 5 euro da Lucky alla Montagnola il giorno di laurea è ancora in fase d'invio e non arriverà mai in tempo per martedì e non ci penso minimamente a spendere $500 per un completo business scarpe incluse...martedì è vicino e mi devo inventare qualcosa come chiedere un vestito in prestito a qualcuno nell'ostello oppure...comprare vestiti a metà via tra il casual ed il business in modo da riutilizzarli ed avere contemporaneamente una buona, ottima, migliore scusa per invitare una tra le graziose signorine nell'ostello ad uscire un pomeriggio con me a fare shopping e consigliarmi al meglio...quale donna potrebbe mai resistere a tale tentazione!? Penso ad Andrea. Lei potrebbe essere idonea per l'alto compito: svedese, bionda, modella, simpatica, timidina, 23 anni e come vuole la tradizione con già alle spalle 30km di bligo. Ovviamente non per provarci ma solo per folklorismo. Mancano 5 giorni all'interview, incomincio a rompere il cazzo alla gente. Intorto subito Neil in cucina. Essendo lui gay sicuramente può consigliarmi quasi come una donna dove trovare un buon negozio di vestiti low cost per l'occasione. Nel bel mezzo delle chiacchiere spuntano subito le antenne di una signorina che non avevo ancora conosciuto e che si intrufola al volo nel discorso e dice: “io sono una esperta in shopping...è la mia passione se vuoi ti ci posso portare io a scegliere i vestiti giusti per il tuo colloquio di lavoro!” in effetti veste bene e sembra avere un bel carattere...che dire se non: “Domani può andar bene?” Andata! Ci armiamo fino ai denti per il terzo muro!


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martedì 6 maggio 2008

Il sogno fluido


Camminando un pomeriggio per Kings Cross: "uhm...che cosa potrei fare oggi?!?". Mi dirigo verso la stazione di polizia. Sono di fronte. Vedo un agente in divisa uscire dall'edificio. Lo guardo. Mi guarda. Penso: "posso cavarmela anche da solo...e' dietro la stazione!". Supero il poliziotto e attraverso la strada. Entro in un garage a 5 piani nel quale al piano terra finalmente leggo l'insegna che cercavo: Backpackers Car Market (level 3). Prendo l'ascensore fino al terzo piano e ci entro. All'interno non vi sono molte macchine, e' quasi vuoto sia di mezzi che di persone. Subito mi viene in contro Philip, un tedesco dell'ostello conosciuto la sera prima al World Bar. Metto subito le mani avanti, evitandogli un inutile spreco di tempo: "no money...sono venuto solo a dare un'occhiata...". Il giovane era annoiato. Per tutto il pomeriggio si era girato i pollici nell'attesa che qualcuno comprasse il suo furgone super accessoriato. In Oz e' molto semplice acquistare un'automobile: compili il modulo di compravendita, paghi ed il mezzo e' tuo in 30 minuti. Mi mostra le meraviglie del suo 4 ruote: due posti a sedere e dietro tutta l'attrezzatura per cucinare e dormire. Ha pure una mensolina per i libri ed il generatore per il portatile! E' perfetto! Il motore gira bene, prossima revisione a Settembre. Ottimo. Sono curioso, lo seguo ma putroppo e' una curiosita' sterile...non ho $3500 cash! Passano 15 min e mi chiede per la decima volta se sono interessato al furgone. "si'.. ma purtoppo sto' cercando un lavoro che mi permetta di acquistarlo!". Scherzando dice $200. Mi spiega che la prossima settimana ha il volo ed e' stufo vuole vendere. Scatta la super proposta: "se entro una settimana non l'ho venduto e' tuo per $1000!" non scherza, e' serio! Chiamo subito Nico che mi esordisce con un "apporcattroiaa!!!" E' il caso di fare due conti: $1000=620 euri per partire subito! Posso permettermelo. Nico mi ricorda che il treno passa una volta sola! Mi entra in circolo sempre piu' invadente il mio sogno fluido, la mia nuova casa mobile alla modica cifra di $1000 che mi portera' fino al Nord...caldo, sole e tutto il resto e' poesia...! IUUUUUUU!!! Mi guardo intorno all'interno dell'ostello, curioso di trovare qualche valido compagno/a di viaggio all'altezza dell'alto compito: viaggiare assieme a me per piu' di 3000 km fino a Cairns.

Smetto di cercare gli annunci di lavoro su internet, del resto chissenefrega di lavorare sei possiedi un van! Hai solo bisogno dei soldi per mangiare, spostarti e sbronzarti. Quelli si trovano strada facendo con lavori casuali...

Incontro Philip la sera stessa all'ostello. Deve aver ripensato a cio' che mi ha detto durante il pomeriggio, cerca di stimolarmi qualche rudimentale senso di colpa raccontandomi di averlo pagato $4500 ed averlo accessoriato in seguito. Lo ammorbidisco subito sbattendogli un bel: "...dipende da quanto bisogno hai del denaro...mi sembri più annoiato che bisognoso di soldi" e lui.. "beh...i soldi servono sempre..!". Ritorno in ostello, lo lascio ragionare una mezza giornata. Mi piacciono le battaglie fredde. Voglio fargli capire che ogni giorno che passa senza vendere sono soldi buttati poichè il suo tempo vale! Voglio fargli capire che è meglio vendere subito a poco e guadagnarci in fatica. La sua noia ora si tradurrà in poco più di 500 euro da spendere nella costosissima Europa...chi glielo fa fare?! Quella cifra qui ha un senso ma in EU sono poco più di due bevute...avrebbe senso tirare il prezzo solo continuando a spendere qui poichè col cambio sfavorevole non conviene...fossi stato in lui l'avrei regalato direttamente...finendo in bellezza la vacanza! Sono carico come una molla e sono pronto a fargli capire questi importanti concetti, mi sento un mercante di bassa classe. Lo aspetto in ostello, sono pronto ad interrogare l'ATM (bancomat), mi assale un colpo di superstizione...non che lo sia ma mi dico: "se tiro giù i soldi di sicuro lo vende e lo vedrò arrivare con un sorriso a 1400 denti ed il furgone venduto ad un patacca...!" Attendo in ostello e presto arriva Philip. Mi guarda in lontananza e mi fa un segno. Sento che il discorso sarà ben più facile e breve. Si avvicina, son pronto a fargli il lavaggio del cervello. Mi sorride...uhm..forse c'è qualcosa che non và.."...sold out for $2750 to a swedish guy! Sorry! Life is a bitch...". In un attimo il mio sogno fluido si congela di nuovo dentro un ufficio, di nuovo davanti ad un pc a scrivere cose per dei semisconosciuti mentre il ragazzo tedesco ce l'ha fatta ed ha avuto ciò che si meritava dopo giorni di dura noia! Mi complimento con lui con dentro di me il fastiodio di non avegli sviolinato manco una sillaba da perfetto mercante italiano! FUCK! Ok, era veramente improbabile riuscire in un'impresa del genere ma l'ho comunque creduto! FUCK! Il mio sogno fluido è ora di nuovo al punto di partenza, in incubazione in un qualche annuncio disperso nella rete in attesa di realizzarsi..SICH!...in quattro lettere: FUCK!

domenica 27 aprile 2008

Like a virgin


Dopo l'intensive birra training di in pub in pub di ostello in ostello e' giunto in un attimo il mio primo compleanno australe! 1 mese!

Marie ed il suo fucking film in francese che mi stimola fantasie 'francesi'...mmm...non vuole uscire ma Ben e' in forma ed anch'io, sempre. Le roommates svedesi intanto sono a farsi fottere in qualche angolo del quartiere, sicuramente non qui in camera...ed e' cosi' che accento il mio primo australe: CASTO.

Dopo l'austaliana che mi intorta al pub e che mi dice ci vediamo domani alle 11.30 ti passo a prendere davanti all'ostello appena finisco di lavorare e ti porto in giro (mai vista).

Dopo le australiane fighe da paura che girano di sera mezze nude e che ritornano a casa con dei candeloni che del Gabo la meta' basta. Dopo Marie che e' solo francese ma almeno e' divertente. Dopo l'Anzac Day ricorrenza nella quale a Cronulla alle 20 un tipo ha accoltellato il fratello, io ancora vivo e tutti gli australiani ancora si stanno riprendendo.

Dopo che le cinesi ancora devono farmi conoscere la cuginetta surfista bevi-birra.

Dopo le asiatiche in pizzeria a fine serata che dopo un minuto di conversazione una delle due: "..dammi il tuo mobile" ed io come al solito: "what?" ... "dammi il tuo cellulare" ...cazzo vuole questa mi chiedo, scrive il suo numero e si chiama per avere il mio numero ma la batteria e' scarica, non e' possibile memorizzare numero alcuno e all'istante successivo di ritorno dal bagno i due tipi che accompagnavano le due tipe quella sera..."wha ha bla bla bla mates"...impossibile futuro collegamento, siamo gia' sulla strada per casa.

Dopo che la catalana Veronica, la morosa del tedesco biondo dopo mezz'ora di innocentissima conversazione, allo scoccare del quarto bicchiere di vino mi dice: "ti amo".

Dopo che il gayssimo londinese Neil mi dice: "you look like a beuty guy...".

Dopo che Nico dal mio arrivo non vedendo piu' onde, pesci e figa mi consiglia un biglietto a scelta tra Brisbane, Adelaide, Perth, pellegrinaggio da Padre Pio.

Dopo le fiumane di asiatiche che incontri per George St.

Dopo le tedesche che in bagno buttano l'occhio nello spiraglio della porta mentre fai la doccia.

Dopo le svedesi che girano in camera una con le mutandine a righe rosse e l'altra in camicia da notte di seta nera...

Dopo gli sbiascicamenti, le passeggiate nei parchi, i giri in spiaggia, le corse...divertito osservatore delle australi scopate, surfate, candelonate altrui festeggio il mio primo mese qui a Sydney, Australia, Mondo e sono ancora vivo! IAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU