mercoledì 31 dicembre 2008

Perth

Il volo di ritorno da Bali lo faccio a Perth. Ho pianificato di passarci un paio di mesi se mi piace. E' una citta' che offre molto lavoro e la gente non e' la stessa della East Coast Australiana...pare che siano piu' rilassati. Mi ci fiondo!
Aereoporto. Navetta $38 per Fremanlte. Chiedo all'autista:

"Mi sai suggerire una soluzione piu' economica?"
"Dove devi andare?"
"Non saprei...da qualche parte"
"Ahah, ma avrai pure una meta..."
"No"
"Ok prendi la navetta fino al domestic airport poi il bus fino al centro"
“Ed una soluzione economica per Fremantle?”
“Dal centro...”
"Grazie maestro"

Sul bus ricevo una telefonata: “ma che stai a fare a Perth?? Ma vieni qua a Melbourne che e' il meglio dell'Australia! Stai qui per un po' e vedrai che te ne innamorerai e non la lascerai piu'! Parto tra due settimane semmai avessi l'intenzione di venire qui prima che della mia partenza sarebbe bello ritrovarsi...”. Mi dico, questo e' pazzo...sono appena arrivato e a breve saro' nella mitica Fremantle...il meglio della West Coast! Sono in West Coast dove la gente e' molto easy...
Sono in centro. Non so' dove andare e non ho prenotato alcun ostello. Il tedesco poliglotta conosciuto a Darwin mi aveva avvertito di prenotare in anticipo altrimenti non avrei trovato nulla. Apro la mia Lonely Planet. Primo numero: "siamo pieni fino alla prossima settimana". Secondo numero: "siamo pieni per i prossimi 4 giorni " Terzo...quarto...oh! Ed ora? Sono le nove del mattino. Chiamo l'ultimo numero prima di cercare qualcosa su internet o montare la tenda sotto un ponte. "Abbiamo un posto per te! Vieni...". Due ore per capire come arrivare a Scarborough, in 30min sono la'. E' venerdi' e sono un po' fuori dal centro. Gente simpatica e' una specie di casa comune con una ventina di persone che ci vivono da un lungo periodo. Mare a 5min a piedi. Acqua di un blu a dir poco bellissimo, belle onde. Questo oceano ha qualcosa di fascinoso e selvaggio. In cinque minuti vengo invitato ad uscire la sera stessa al North Bridge da una ragazza dell'ostello. Carino il venerdi' sera nel centro di Perth ma nulla di emozionante. Arriva la domenica e devo sloggiare. Destinazione West Leederville.
Ho trovato sistemazione nell'appartamento di due ragazzi romagnoli conosciuti a Bali. Bravi ragazzi, lavoratori, innamorati di Perth. La mia camera e' una singola che costicchia $200 a settimana, la media in citta' e' $150. Gli dico che faro' solo una settimana per poi trasferirmi a Fremantle. Piu' economica e festaiola. Altrimenti sai che due palle qui in centro! Conduco una settimana rivoluzionaria: vado a dormire presto e mi alzo la mattina presto, non esco la sera, prendo il treno con lo SmartRider. E' freddo e piove. E' una primavera grigia. Poco male tanto devo stare in biblioteca a cercare casa e lavoro. La biblioteca statale del Western Australia e' una biblioteca molto grande. Un immenso edificio di quattro piani con due ascensori. A confronto la Sala Borsa di Bologna e' una cantina. Accesso wireless libero su ogni piano. Lunghi orari. Personale gentile ed efficiente. Peccato che manchi la sostanza ovvero la quantita' e la qualita' dei libri. Nulla rispetto alle medie italiane...

Mi faccio un giretto a Fremantle. I ragazzi non sono molto per gironzolare mentre a me scotta la sedia quindi me ne vado per i fatti miei. Treno ed in una mezz'oretta sono la'. Carina. Un tempo era solo un porto, una zona di scalo poi col tempo e' diventata una cittadina. Affascinante e godereccia dicono. Entriamo. Sono per la via principale, i mercatini sono ancora aperti. Se c'e' una garanzia in tutta l'Australia sono i mercatini: tipicamente aprono dal giovedi' alla domenica. La domenica pomeriggio poco prima di chiudere i commercianti incominciano a svendere l'impossibile. Gli avvoltoi come me in perfetto orario arrivano per comprare buste di verdura a prezzi straciati. Finito lo shopping selvaggio, gironzolo per Freo. Non e' che ne rimanga particolarmente colpito. Probabilmente e' la giornata sbagliata o il periodo sbagliato ma non vedo un gran movimento...me ne ritorno a casa con le mie belle bustone di vegetali e frutta.

Sono nella citta' perfetta, il luogo ideale per passarci una vita serena e regolare, metter su' famiglia con tuo figlio che frequenta una severissima scuola privata che ben poco ha da spartire con l'istruzione statale australiana. Organizzare bbq con i genitori degli amici di tuo figlio e vivere la vecchiaia serena. La mattina c'e' il poliziotto che dirige l'attraversamento pedonale dei ragazzi che vanno a scuola. Trasporti efficienti. Persone cordiali. Tutto perfetto. Mmm...no. Unico neo i supermercati che chiudono presto e non tengono aperto la domenica. A parte questo, tutto troppo perfetto. Per me intendo...non credo di meritare tutto cio', al momento non sono in grado di apprezzarlo. Quindi che faccio? Undici giorni a Perth per il momento possono bastare e Freo non mi ha stupito. Ho bisogno di energia. Mi vado a ricaricare a Melbourne. Mi aspettano!

mercoledì 24 dicembre 2008

Notti Balinesi

A Bali prima dell'arrivo delle ragazze incontro Michele, un tipo che canta in spagnolo in un maialificio della zona europea di Bali. La vita notturna balinese, quella tursistica intendo poiche' esiste solo quella, si divide tra Kuta e quella spiaggia subito dopo verso nord che non ricordo il nome che suona come Seminjak. Mi contengo riguardo ai racconti di cosa gli succede la', la realizzazione dell'immaginario collettivo maschile elevato all'ennesima potenza. Essere italiano e fare il cantante a Bali ed in tutta l'Indonesia vuol dire che te ne succedono di tutti i colori. Con le donne intendo. Non e' un tipo viscido ma dopo averlo presentato alle ragazze Lara mi confida: “ho dovuto stringergli la mano
perche' me l'hai presentato te ma mi ha fatto schifo!”. Esagerata, anche se in effetti era sempre all'internet point a chattare con tipe indonesiane. Che mito!
I locali notturni balinesi sono solo per turisti si distinguono di due tipi. Il primo sono locali per australiani e si trovano in pieno centro. La meta' della clientela e' formata da marcantoni di quasi due metri, fisicati in pantalocino da mare, infradito, senza T-shirt ed impettiti. Ubriachi fradici dalla
mattina. Il secondo tipo si trova dopo Kuta, impostazione molto fighetta tanto da far costare un drink $8-12 ovvero dai quattro ai sei euro! ...e le signorine che ci lavorano sono ad un livello di bellezza superiore. A Bali la maggior parte delle signorine che si trovano nei locali sono a pagamento. Poche escono per puro divertimento per ovvii motivi economici. Mi sono divertito molto a dare tanti due di picche. Si', io a darli e non a riceverli! Le signorine ti mangiano con gli occhi, tu quindi ti fai avanti altrimenti vengono loro e dopo un paio di battute: “andiamo a casa mia, tutta la notte 1 milione di rupie. Dai...tanto per te che vieni dall''Europa non sono nulla 80 euro per avere me e la mia amica
tutta la notte!”. Primo, i soldi che ho guadagnato provengono dall'Australia quindi dollari australiani quindi sono 160 dollari. Secondo, parte la solita risposta: “tu sei molto bella e sensuale ed altrettanto la tua amica ma per me il sesso e' come il cibo. Genuino e gratis e' meglio.” Mi guardano come se fossi
un maniaco e vanno da un altro. La volta piu' inquetante e' stata quando ci sono cascato in pieno. Entro in un locale in centro. Una tipa mi guarda. La guardo mentre mi dirigo in bagno. Esco, continua a guardarmi. Vado a presentarmi. Non e' per niente un granche'. Mi sorride e non riesco a capire da che parte guardare la costellazione dei suoi denti. Dopo un paio di battute mi dice:
“andiamo a casa mia?”
“Mi dispiace ma non ho soldi e tanto meno ho voglia di spenderli per sesso (per una fognetta come te
poi meno che meno)...mi vuoi lo stesso?”
“oh si, sei bello. Mi piaci non mi devi pagare”
“Mmm?!?! cazzo dice questa?!”
Si avvicina per baciarmi, la scanso. Chissa' quanti bambini morti ha a quest'ora della notte dentro quella fogna che si ritrova al posto della bocca. Ok. I giochi sono finiti. Mi sono sentito dare del bravo e del bello. Il piccolo narciso che e' in me questa sera ha goduto del gioco nemmeno tanto sofisticato di questa ed altre cacciatrici di ricchi (mmm?!!) turisti.
“Ora vado a casa a dormire, da solo. Ciao”. Questa mi segue.
“No, guarda non hai capito. Vado a casa da solo”.
Arriva un suo amico che mi mette la mano sulla spalla e mi dice con ghigno sospetto: “mi raccomando,
tratta bene la mia sorellina”.
“ok ti do' un passaggio fino a meta' strada...ok?”
La carico sullo scooter, sono stanco e la devo scaricare al piu' presto. Appena partito mi assale un dubbio. Mmm...aspetta un po'! C'e' qualcosa che non quadra. Tutto troppo semplice! Mi fermo e le dico: “tirati giu' i pantaloni e fammi vedere la passera!”. Scende e fa finta di mostrarmi qualcosa che la natura non gli ha dato. Impossibile capirlo all'istante. Scappo via prima che mi si chiuda la vena. Il giorno dopo racconto la storia a degli amici conosciuti durante la vacanza. Uno di questi mi dice: “non hai usufruito?! Nel 2008 va bene anche questo...”

Al di la' delle serate allegre e spensierate a Bali, la vita del turista puo' diventare l'esperienza piu' brutta della tua intera vita. In un attimo la tua vacanza puo' tramutarsi in un incubo. La pornografia e qualunque tipo di droga sono soggette alla pena di morte o all'ergastolo. La corruzione dilaga, e'palese e sfacciata. La polizia anche quando ti ferma per la strada ti chiede sempre la tangentina e per quanto sia una sciocchezza avere vizi a Bali gira tanta droga. Camminando per il centro ti senti chiamare “hai bisogno di questo, di quello?”. I pusher che vengono pizzicati dalla polizia hanno due alternative: finire il resto dei loro giorni nelle prigioni indonesiane o trovare un sostituto, vale a dire
vendere un turista. Scambiare la loro sorte con quella di un altro. Il meccanismo e' semplice, questi si mettono d'accordo con la polizia. Addescano uno sventurato al quale riescono a vendere qualcosa. Avviene lo scambio e nello stesso momento i polsi del turista ammanettati. Da li' la tua liberta' dipende da quanto puoi pagare. Alla polizia, giudici, magistrati, segretari e portinai interessa solo il
denaro. Te la puoi cavare nel silenzio senza denunciare l'accaduto all'ambasciata e sborsare diciamo 50-70mila euro. Altrimenti avviene il regolare processo. Se e' solo cosi' basta l'astinenza e sono sereno, non mi riguarda proprio. Poi mi chiedo che cosa succede se tu non compri nulla e semplicemente qualcuno ti mette in tasca qualcosa per barattare la sua vita con la tua. Mi chiedo cosa
succede se per disgrazia in un brutto istante passi proprio tu. Questa nuova consapevolezza mi rende meno sereno. Non mi sento libero di venir avvicinato dalla gente, di venir abbracciato e tanto meno di portare gente nella mia camera. Pare che un tempo la polizia facesse incursioni nelle abitazioni dei
turisti e che mettessero direttamente loro la droga nella camere nel momento della perquisizione. Per arginare questo fenomeno e' stato istituto il responasbile di zona il quale perquisisce la polizia prima
che questa entri in un'abitazione. Immagino che allora ci vuole un terzo tra la polizia ed il turista che sia una seducente signorina o un simpatico giovane conosciuto sulla spiaggia. Un insospettabile. Chi
sara'? Chi e'? E' solo una mia personalissima superstizione che viene a galla dal mio bagno di paranoia? Chi lo sa...continuo la mia vacanza serenamente e tranquillamente con Nico, Lara, Chicca ed Elena. C'e' anche Giamma. Stiamo bene. Spariamo cazzate dal mattino alla sera. Usciamo. Faccio l'asino con le signorine. Faccio l'asino con le mie amiche. Pranziamo, ceniamo, beviamo birra, andiamo
a zonzo con gli scooter. La mattina leggo un po'. Ci godiamo la spiaggia in compagnia dei locals, giriamo la notte di locale in locale, mi godo i massaggi e gli scherzi con il mio racket di massaggiatrici e me la stragodo. Mi vedo giovanotti in certe discoteche con occhi impallati. Pura follia. Mi sento
chiamare per la strada “vuoi questo vuoi quello” e li guardo male, molto male, troppo. Che stronzi.

giovedì 4 dicembre 2008

Bali remember

Bali e' un piccolo contenitore di abitanti felici. Sorriso? Sempre. I balinesi hanno una venerazione inconscia per l'occidentale che e' mediamente piu' robusto, piu' dotato, piu' ricco. Appena posate le valigie esco a prelevare soldi. Vengo dirottato in un centro massaggi da delle allegre e giovani signorine balinesi. Massaggio di un'ora otto dollari. Per quasi tutto il massaggio mi sento dire: ”oh come sei bello...”. Indiscutibile il rapporto qualita' prezzo. Realizzo che butta molto bene.
La sera sono a piedi alla ricerca di un ristorante. Incrocio delle indegene. Tutte che mi mangiano con gli occhi. Realizzo che butta estremamente bene. In pochi giorni conosco tutto il vicinato. Curo molto le mie pubbliche relazioni. Sono il divo della via. Sfreccio col mio scooter e le massaggiatrici delle altre botteghe mi chiamano, urlando: "Alessandro! Alessandro!". Nico e' appena arrivato e dopo aver visto la scena mi fa notare quanto io sia poco lungimirante: "pensa se ti fossi presentato come ti chiamo io...a quest'ora tutte ti urlerebbero dietro animaleeee!!!". Prima dell'arrivo degli altri ho conosciuto un sacco di gente per lo piu' locals e qualche europeo. Gli australiani in vacanza a Bali sono qualcosa da dimenticare: ubriachi dalla colazione, molesti di notte e con un fare del cazzo da bambini di due anni sempre. Siamo tutta la squadra al completo:Nico, Spermilla, Elena e Chicca. I ragazzi della scuola surf di Kuta Beach sono gia' stati informati dell'arrivo delle mie amiche italiane. Le mando a fare una passaggiata per la spiaggia e Hulo subito le riconosce e le ferma. Diventera' l'istruttore per tutta la vacanza di Chicca ed Elena, nonche' il cavaliere (dolce stil novo) di Elena. Mi ero promesso come al solito attivita' fisica ma la pace interiore che ho trovato immergendomi nella frenesia di Kuta mi ha suggerito l'ozio. Tre settimane a coccolarmi tra gli amici e massaggi, tra cene al ristorante e Bintang, tra bagno nelle onde e giri a zonzo con lo scooter ripercorrendo i bei tempi spensierati di quando avevo quindici anni in meno...non che ora sia vecchio. Anzi sono piu' giovane.

mercoledì 3 dicembre 2008

Addio Bert

Bert ci mancherai. Come mi diceva qualcuno tempo fa:

“quando hai un pensiero e non sai a chi rivolgerti con Bert una risposta c'e' sempre”.

Hai fatto tutto nell'ombra senza che nessuno se l'aspettasse. Nessuno degli amici. Te ne sei andato lasciandoci con un colpo di teatro.

Tua la scelta e la vita che ti apparteneva.

Addio