domenica 8 febbraio 2009

Melborne Due

E' un altro giorno piovoso, incerto, fresco ed umido. Pare che la nuvola di Fantozzi mi insegua da Perth. Entro in una specie di megabuilding di fronte al casino'. Giusto per vedermi qualcosa che si affaccia sul fiume che bagna Melbourne. E' un po' che non sento Nico, quasi 24 ore. Lo chiamo. Mi chiede dove sono. Mi trovo da qualche parte a zonzo vicino al casino', in un edificio che sembra un centro congressi. Gente che entra riversandosi in una specie di fiera. Mi chiede che evento sia.
“un certo expo con la S come prefisso” tipo sex...po. Uh! Mi affaccio all'entrata e vedo delle donne in topless che distribuiscono volantini. Molto interessante. Nico insiste perche' entri:
“che culo hai beccato una fiera del sesso! Vai entra che ti regalano di tutto! Entra! E porta via piu' roba possibile!”. Gli rispondo che l'entrata costa 25 dollari e sono in bolletta... “te lo pago io!”. Sono dentro.
Passano pochi minuti all'interno del sexpo e mi imbatto subito nel palcoscenico di Jesse Jane. Bionda, americana, pornostar. Una fila interminabile alla modica cifra di $25 per un momento da immortalare con lei...molti uomini e tantissime donne in fila per un pudico scatto con lei, vestitissima. Il testosterone mi controlla ma riesco a fare dei collegamenti: io e Mike ai tempi in cui eravamo a Bologna abbiamo parametrizzato il prototipo di donna perfetta in 7 punti:

1.Bella (perche' l'occhio vuole sempre la sua parte...)
2.Ricca (perche' al mondo d'oggi se e' di buona famiglia e' meglio...)
3.Fedele (perche' siamo italiani passionali)
4.Interessante (sai che palle una che ti parla tutto il giorno di shopping e cosmetici!)
5.Bisessuale (!!!)
6.Aperta ad ogni tipo di depravazione
7.Che fa ammucchiate ma solo con la tua partecipazione

Ovviamente una donna cosi' non esiste se non nelle utopie maschili alche' mi viene da dire che forse qualcosa di reale ne viene fuori. Se prendiamo una porno star ci si avvicina a tal prototipo:

1.Bella (Probabile al 99,99%)
2.Ricca (l'industria del porno paga molto bene)
3.Fedele (se reinterpretiamo la fedelta' come il concedersi agli altri solo il tuo consenso...)
4.Interessante (questo dipende da persona a persona...)
5.Bisessuale (...scusa!)
6.Aperta ad ogni tipo di depravazione (...dicevamo?!?!)
7.Che fa ammucchiate ma solo con la tua partecipazione (vogliamo proprio soddisfare tutti i punti o ci accontentiamo?!?!)

Realizzo che forse la donna prefetta, con qualche vizio di forma e' proprio una porno attrice. Non mi resta che approfondire il concetto. Magari in futuro quando avro' una concezione meno romantica dei rapporti sentimentali. Esco dall'expo e me ne ritorno bello contento all'ostello. Racconto la giornata agli invidiosi italiani che risiedono all'ostello. Mi deridono come se dicessero: “oggi sei stato l'unico a divertirsi! Noi qui in ostello annoiati ee solo a sparar minchiate”.

Sono nel bagno dell'ostello ed incontro di nuovo Federico dF, un amico conosciuto a Sydney. E' in viaggio con Giulio. Usciamo e ci facciamo qualche bella serata. Giulio e' in vacanza per qualche mese e dice che gli piacerebbe trasferirsi in Oz. L'ultima sera prima che partano mi arriva la super proposta dai due giovani:
“Stiamo andando a Darwin passando per il deserto...vieni con noi? Abbiamo un fuoristrada...”
“Carissimi...verrei alla grande ma purtroppo sono a corto di soldi non potrei sostenere i costi...“
“Vabbe'...noi ci andremmo lo stesso, quindi che tu paghi o no il carburante chissenefrega...poi per il mangiare, anche per quello non ti devi preoccupare ne abbiamo a volonta'. L'importante e' avere un buon compagno di viaggio!”
“Ragazzi sono commosso...veramente! E' una grandissima proposta e mi lusinga molto tutto cio'. Al momento ho altro per la testa, ho bisogno di star in citta' dato che sono appena arrivato. Cmq e' davvero una gran proposta. Grazie ancora!”
Qualche giorno a seguire i due giovanotti partono alla scoperta del deserto ed io rimango in citta' a bighellonare, vedere, scoprire, fare. Federico abita a Sydney ed io ci devo ritrornare per forza quindi ci si incontrera' sicuramente nei prox mesi. Nel frattempo scorrono i giorni a Melbourne e realizzo che una citta' in fondo in fondo vale l'altra. Si sta' creando una bella combricola di amici ma non trovo lavoro. Ricevo una telefonata da Nico: "ti saranno rimasti si e no 200 dollari e non trovi lavoro...vuoi fare questo biglietto per Sydney o no!?!?". Jetstar 80 dollari Mel-Syd. Good times in Melbourne ma sara' meglio che parto prima di morire di fame sotto un ponte...in qualche ora sono di nuovo a Sydney. Back to Cronulla e rincomincia il delirio...

Melborne Uno



Mi chiedo...ma perche' volare quando c'e' un bellissimo treno che da Perth arriva a Melbourne. Voglio fare il romantico e prendere quel treno di 3 giorni e di 3 notti passando per Adelaide, immergermi nelle mie idee. Scrivere cio' che vedo. Fermarmi ad Adelaide e salutare Egon, passando per le immense distese di nulla e di natura tra la West Coast ed il South Australia. Il prezzo mi fa passare la voglia da poeta e poi il tempo stringe, ho solo pochi giorni per salutare di persona Gianfranco e Mauro che ripartono per l'Italia. Agenzia. Biglietto aereo per il "Midnight Express". E' un volo popolare, parte a mezzanotte ed arriva la mattina presto. Mi sento con Egon: "Mercoledi' saro' a Melbourne anch'io." Arrivo e Gianfranco mi ha gia' prenotato l'ostello. Giro di benvenuto per la citta', mi mostra le zone migliori. Se la prima impressione e' quella che conta, considero Melbourne la migliore citta' australiana. E' giovane ed estrosa. Edifici colorati. Bella gente. Ha un tocco pittoresco. Mi porta a Fitzroy la parte bohemiene della citta'. Giovani vestiti da pittori e da poerti. Belle donne. Atmosfera cosmopolita. Riesco a sfiorare il tocco mediterraneo. Infatti ci sono un sacco di australiani di origini italiane e greche. C'e' un intero quartire italiano, greco e latino.
Purtroppo Melbourne e' anche una citta' molto pericolosa. In poche giorni puoi spendere un sacco di soldi senza quasi accorgertene. Un “quasi” mi salva facendomi controllare il conto in banca. Ok. Alla ricerca di un lavoro. Stampo cinque curriculum. Ne porto uno in un'enoteca suggeritami appena arrivato. Li' cercano sempre ed e' brava gente anche se parenti di una potente famiglia mafiosa di Melbourne.
In tempo di guerra ogni buco e' trincea. Stampo il curriculum e lo porto. La voglia di cercare e di mendicare uno straccio di lavoro non e' che mi salti proprio addosso. Non ho tanta voglia di impegnarmi a cercare. Quindi aspetto. O va questo oppure vediamo. L'impressione e' che non ci sia cosi' tanto lavoro di questi tempi. L'Australia e' in recessione ed uno dei primi campanelli dall'allarme e' la gente che diserta dai ristoranti. Camminando per Lygon St, la via principale del quartiere italiano tutti i ristoranti sono semi vuoti. Cattivo segno...
Nel frattempo continua la vita in ostello. Qui a Melbourne ci sono un sacco di italiani in viaggio. Veramente tanti. Forse troppi. Molti intenzionati ad emigrare per costruire un futuro qui in Oz. Intanto i meravigliosi Gianfranco e Mauro ripartono per l'Italia.
Mi mancherete amici!


Faccio gruppetto con altri italiani all'International Backpakers. Siamo tutti abbastanza in emergenza soldi e non abbiamo una gran volgia di cercare. Dovrebbe essere piu' facile trovare lavoro e invece non lo e'. Colpa della recessione australiana che qui si fa sentire. Ci viene l'idea di darci alla musica. Chitarra in spalla, un gruppetto piu' o meno stonato, qualche spartito arriviamo di fronte alla biblioteca statale. Strada piena di passanti, ci mettiamo a cantare canzoni italiane e straniere. Non l'avevo mai fatto prima e sinceramente sono un po' timido a prendere l'iniziativa e poi ho molta fame alche' dico: “ragazzi vado a mangiare che non ci vedo piu' dalla fame. Incominciate senza di me se volete....” ...il primo coro e' dedicato a me: BUUUUUUUUUUUU...

Vado alla food court di fronte. Mangio e dopo una decina di minuti ritorno. Hanno gia' incominciato a cantare e gia' ci sono degli spiccioli. Una passante lascia due dollari! Cazzo ma allora funziona! Anche se mezzi stonati ed andando fuori tempo...! UH! Mi metto a cantare anch'io. Guardo la gente che guarda. Li riguardo scambiando un sorrido cantando. Tirano dritto. Uno, due, venti...mah...ma...”ragazzi non eravamo partiti bene?” mmm...si continua a cantare. Nessuno butta giu' piu' uno spicciolo...mmm... Passa una mezz'oretta e siamo stufi. Bilancio della cantatina: 2 dollari. Da dividere in otto. Chiedo: “E gli altri soldi? Avete contato male...sono piu' di 2 dollari...”. C'e' chi risponde: “Erano nostri...”. Ok, vado a fare un bancomat.