L'aereo atterra, scendo e incominciano i controlli. Supero il controllo del passaporto, supero il
controllo per il visto e infine supero il controllo del bagaglio. YUH! Treno 40min e sono a Cronulla.
Incontro Nico che mi ospita a casa sua la prima sera, le successive in ostello. Da qui in poi per
quattro giorni consecutivi combatto contro il jetleg bevendo birra al pub e mangiando una volta al
giorno per far salire l'alcol prima e meglio. Durante i primi quattro giorni non sono molto lucido ma
capisco subito che il paesino nel quale mi trovo è una gabbia di matti gioviale e felice. Sono tutti
sereni. Nessuno sembra essere stressato. Sono tutti giganteschi, uomini e donne. Mi chiedo dove si
trovino gli allevamenti di questi marcantoni. Mangiano continuamente tutto il giorno. Sono tutti ben
nutriti e tonici. Le mangiatoie e gli alimentari aprono presto e chiudono tardi e a qualunque ora del
giorno c'è qualcuno seduto a nutrirsi o ad acquistare mangime per gli esseri umani. In pochi giorni
scoprirò che questi più la sera si sbronzano e prima la mattina si svegliano per correre. Le porzioni
sono grandi con $10 ti mangi al take away mezzo pollo con ricco contorno. Il kebab ha lo stesso
identico prezzo di Bologna ma nella misura si adegua alla taglia media indigena: +30%.
Nico mi spiega che qui la vita notturna si sviluppa bevendo birra e rimbalzando tra due locali: uno
chiude alle 21 e l'altro alle 23. Fine. Mi adatto. Faccio un po' di fatica a seguire la gente quando
parla... Nico è stata una grandissima rivelazione. Si trova benissimo qui, ha un sacco di amici.
All'inizio non gli è stato facile con la lingua ma alla fine ce l'ha fatta ed ora gli australiani lo
scambiano per uno del posto, entra nei locali saltando la fila e questo è il suo regno! Mi ha accolto
come un fratello ed è stata fondamentale la sua presenza nei primi giorni di rincoglionimento acuto
da viaggio. Usciamo praticamente ogni sera recandoci al pub. Nico ha veramente tutto a portata di
mano: vista onde dal balcone, pubs sotto casa, lavoro a cinque minuti a piedi, scoglio sul quale
pesca a dieci. Che mito! Inoltre è veramente un ottimo cuoco e non mi fa sentire la mancanza della
buona cucina...

La terza sera uscendo da casa di Nico incrocio un gruppo di ragazzi. Ebbro gli lancio una battuta ma
intuisco che non l'hanno capita. Mi urlano dietro qualcosa che assomiglia a “bush it!”. Sono con le
scarpe da ginnastica allacciate, porto le lenti a contatto ed ho 3 litri di birra che mi scorrono nelle
vene. Li potrei massacrare, non li temo ma fortunatamente tiro dritto. Mi chiedo che cosa mi
avessero detto. Probabilmente deriva dal mitico verbo che al momento mi sfugge “to bush” o “to
busc” che vorrà dire “imboscati” o “vattela a prende in..”. L'indomani Nico demolisce la mia teoria.
Si tratta di “bull shit” ovvero “merda di toro” il nostro comunemente detto “stronzata” o “pezzo di
merda”. Ho imparato un'espressione nuova.
I primi giorni sono veramente in uno stato di semicoscenza e vado avanti a birra e mangio meno
così la birra fa effetto prima. Fortunatamente i soldi volano via in pochi giorni ed incomincio ad
essere un po' più riflessivo. Sono con Nico al pub e alle 21 usciamo perchè chiude. Lui è stanco e va
a casa mentre io non ho sonno e voglio rimanere in giro. C'è fila davanti allo Sting. Mi siedo ad
ammirare la fauna. Mi fanno simpatia, c'è bella gente in giro, simpatica ed espansiva. Mi trovo in
una situaziona anomala dove le donne sono tutte mozzafiato, tutte tirate ma più sgraziate degli
uomini, i quali vestono come gli pare: bermuda, ciabatte e maglietta. Il più raffinato con pantalone
lungo e scarpa da ginnastica fortunosamente allacciata. Noto un vistoso spacco di sedere di
signorina seduta su una panchina davanti all'entrata del locale. Lo spettacolo dura poco poichè
anche altre signorine la notano, una di loro si avvicina e le infila una monetina nello spacco!
L'indomani come al solito mi faccio la mia bella passeggiata sulla camminata panoramica, c'è
ovunque in Sydney ed è una figata. C'è sempre qualcuno che cammina, che corre, che pedala.
Corrono quasi tutte giovani ragazze alte, bionde, rosse ma anche madri di famiglia col passeggino.
E' bello veder scorrere tutta questa energia!
L'ultimo giorno “dulcis in fundo” sono venute a trovarmi le mie sisters angels conosciute a Taipei
una delle quali si è portata dietro il marito. Il marito è un tipo serioso, abbiamo la stessa età e lavora
nell'area manager Microsoft. Alchè racconto le mie sbornie. Lo vedo abbastanza disgustato quindi
gioco il jolly: “...ok però ora basta fare il ragazzino, lunedì mi muoverò verso la città, cercherò la
casa, il lavoro...e mi viene quasi da piagere al solo pensiero!”, ridono. Io con loro. Wendy dice: “ah
ok non è un fuori di testa!”. Ragazza intuitiva. Passiamo un piacevole pranzo da Opodo mangiando
chicken & chips. Le ragazze sono splendide come le avevo conosciute e Crissy ad un certo punto mi
chiede: ”Alessandro, hai la fidanzata!? ...perchè vorremmo farti conoscere la nostra
cuginetta!” ......uuuuuuuuuuuuuuu
Dopo due fine settimana di decompressione a Crunella, ora sono pronto per entrare nella city e
cercarmi un fucking job e ritornare ad essere un fucking slave of work!
Take it easy mates
p.s.
notare dalla foto che pezzo di figa si tromba Nico ultimamente!