
Ritorno nella city lasciando il regno di Nico. Simona, poco prima della mia partenza mi racconta di
essersi fermata tre settimane a Kings Cross, la mia prossima tappa, dicendomi:”Ale...ti vedo proprio male laggiù...ci sono molte bionde...e molto belle...e costano un sacco di soldi!”...peccato per loro...a me piace l'entusiasmo, l'imprevisto e sudarmi la pagnotta! Kings Cross è la capitale del puttanesimo sydneyano. E' ritenuta una delle zone peggiori della città con tossici per le strade, spaccio, prostituzione e tantissiama vita notturna. Se sei in città e vuoi fare il seratone vai a Kings Cross! I racconti sulla zona mi spaventano. Chi me lo fa fare di andare lì e rischiare di farmi tagliare la gola per il portafoglio? Nessuno. Treno per Kings Cross, trovo l'ostello dei miei sogni: $18 a notte + colazione + free internet e camera mista. Yuuhh! La descrizione di Simona, di Nico e Steto e gli amici europei e gli amici australi mi fanno immaginare una situazione nella quale sarei preda di forti tentazioni per le carni bionde in vetrina. La prima sera con i ragazzi dell'ostello ci rechiamo al World Bar. E' martedì, i miei intenti sono di non belligeranza, indosso gli occhiali. Ci avviciniamo al locale sentendo un ragazzo urlare all'entrata. Sarà il trattamento per chi entra..? Urlava contro quel tale, non si sa per quale motivo, aveva dato un calcio in faccia all'amica stesa in mezzo alla strada. Ci manteniamo a debita distanza, e' gia' soccorsa da molte persone. Se fuori è così chissà dentro...arriva l'ambulanza, entriamo e qualcuno mi palpa il sedere. E' un momento in cui potrei scommettere tutti i miei pochi averi che non è stata una donna! Accidenti. E' un locale scuro, la pista da ballo un seminterrato che mi ricorda il Soda Pops. Ci divertiamo e si ritorna in ostello.
Nessun morto, nessun ferito. E' solo martedì. Le sere a seguire le trascorro con Demian un ottimo
amico di Roma conosciuto nell'ostello di Cronulla in visita da una amica che abita a Paddington.
Qui ci sono un sacco di locali e noi come due bulemici di gente vogliamo farci di gente e vedere
tutta la gente entrando ed uscendo dai locali. Demian si attacca con una puttana manager poiché ci siamo trattenuti troppo con troppe domande con una signorina che distribuiva flyiers sulla strada di fronte al suo locale. Dopo un po' lo stacco spiegandogli che non è una buona idea attaccarsi con certa gente poiché casomai spuntasse fuori il magnaccia di sicuro non sarebbe possibile una dialettica democratica. Insomma, non siamo in Italia e quella tipa non è un poliziotto! Quindi ci allontaniamo. Le mie aspettative sulle gran tope che mi sarei visto in giro per Kings Cross risultano completamente sballate. Le pay per blonde sono tutto tranne che belle. Sono rachitiche e vecchie. Maglio le signorine normali. Successivamente i più esperti mi racconteranno che quelle che si vedono in giro sono le tossiche con la sifilide. Quelle da urlo sono all'interno dei prive'.
Chiediamo ad un buttafuori se si può entrare. Ci risponde: “solo spogliarello, solo guardare e non
toccare”. Alchè facciamo i brillanti: “...e per una pompa!?”. E' un tipo simpatico ed ha voglia di
parlare con la gente e vedere gente. Ci indica la bionda appoggiata alla porta accanto. Vabbè
scherzavamo...era per fare gli asini! ...le passiamo davanti. Mi volto verso il buttafuori che
sorridendo continua ad indicarmi la biondina che aspetta con il cellulare in mano, incitandomi.
Vabbè, siamo abbastanza ebbri da rompere i coglioni a chiunque...perchè no a questa!? La biondina è un fiorellino, è un peccato che sia a pagamento! Le chiediamo di dove fosse e come sempre succede con i madrelingua la prima volta capisco Austria la seconda capisco bene: Australia. Melbourne Ah..ustralia ah ah “..e per una pompa!?” dice qualcosa tipo 100. Alchè insistiamo: “...e per entrambi??”. La tipa distoglie lo sguardo dal cellulare. Siamo per andare via. La biondina ci dice: “vi state sbagliando. Io non sono una puttana. E stanno arrivando i miei amici...”. Scende un amico il quale viene subito avvertito dalla signorina un po' seccata...ci guarda, si presenta e ci chiede da dove veniamo. Sorride. Morte scampata. Ne arriva un secondo. Molto...ma molto grosso! Ha la stassa del rugbysta quindi anche una corsa a gambe levate non avrebbe successo. Anche loro sono australiani ed anche loro di Melbourne, probabilmente antichi amici della simpatica signorina. La biondina mezza offesa si rivolge infastidita al secondo tonico amico: “..mi hanno chiesto quanto voglio per una pompa!!” E lui: “Quindici!!!” ...my friend! Scambiamo due battute, loro prendono il taxi e noi proseguiamo.
L'indomani incontriamo la famosa amica di Demian, Caterina. Vive in Australia da 4 anni, ha studiato all'università di Sydney e parla un inglese da paura! Le racconto dei miei problemi con lo humor...che mi manca che non riesco ad avere
quella battuta di un attimo che riesci ad avere con chi parla la tua stessa lingua. Mi rassicura allo
stesso modo in cui il giorno prima aveva fatto la Titta assicurandomi che è una questione di tempo. Ffffffff...ma quantoooo!! Intanto rido e mi diverto con i non madrelingua all'ostello. Intrattengo con le mie uscite da pazzo. Gli ostelli sono una gran invenzione e sono ben studiati: parte notte separata dalla parte chillout. Il mio costa 18 dollari a notte e non arriva a tanta raffinatezza ed il casino arriva talvolta anche in camera. Fino ad ora negli ostelli nei quali sono stato vi si trovano per lo più giovanotti tra 20 e i 25 anni...mi chiedo dove cazzo andavo a quell'età! Mmm...se non altro avrei imparato l'arte del gusto. Tale disquisizione parte da una semplice carbonara. Una sera ne cucino una. Sono uno tra i più bravi ai fornelli qui! Incredibile! Non mi vien fuori nulla di
esaltante...qualcosa di commestibile ma per i due tedeschi Benjamin e Stephan è qualcosa di
eccezionale. L'altra room mate Marie non riesce ad arrivare in tempo per la cena, causa ritardo sul lavoro. Le lasciamo gli spaghetti cotti in frigo. Il giorno dopo vedo che maneggia una pentola.
All'interno c'è la carbonara diventata gomma fresca. Che schifo. Ne prende un po', la infila nel
microonde e li lascia sbruciacchiare e disidratare per 2 minuti. Escono fumanti e marroncini. Ci
butta sopra un po' di panna fredda in modo da farli scricchiolare meno. La guardo inorridita, mi
sorride consapevole di essere una bestia. Ne prende degli altri perchè le sono piaciuti. Quasi se ne
vanta...ma che ci vuoi fare: è francese!
Al di là della vita notturna Kings Cross mi ha fatto scoprire a pochi passi gli incredibili Royal
Botanic Gardens. Anche se sono nel bel mezzo della balotta sono comunque in Australia dove la
natura è sacra! Li scopro per caso durante le mie passeggiate mattutine. Mi reco al porto militare e poco dopo seguo casualmente una strada. Sono di fronte ad una cancellata entro e non mi pare vero.
Mi trovo dentro un quartire a forma di giardino botanico! E' qualcosa di indescrivibile. Giro un po' e
raggiungo una scalinata. Scendo e mi trovo in primo piano Harbour Bridge e Opera House. I giorni a
seguire i giardini botanici sono miei e ci vado a correre tutti...mmm...no 2 o 3 volte per smaltire.
Venerdi' sarà l'Anzac Day, una delle 3 feste nazionali dove gli australiani si scatenano di più e ci
stiamo armando fino ai denti...se non ci sentiamo più è perchè mi sono perso nella folla!
1 commento:
hahahaha... belle storie.. anche a me avervano detto tante cose su kings cross, pareva il bronx di new york. invece e' un posto divertentissimo, e pure carino, dove ho vissuto per 4 mesi, e non mi hanno mai puntato coltelli e manco ho mai avuto timore! e' pineo di gente, sempre!
ed ho trovato un ostello da paura chiamato il jolly swagman backpackers, un posto splendido, una gemma, pulito economico divertente confortevole, davvero davvero da visitare! www.jollysydneyhostel.com
cmq chissa ci vediamo a world bar una di queste sere!! buon viaggio!
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