

Mi chiedo...ma perche' volare quando c'e' un bellissimo treno che da Perth arriva a Melbourne. Voglio fare il romantico e prendere quel treno di 3 giorni e di 3 notti passando per Adelaide, immergermi nelle mie idee. Scrivere cio' che vedo. Fermarmi ad Adelaide e salutare Egon, passando per le immense distese di nulla e di natura tra la West Coast ed il South Australia. Il prezzo mi fa passare la voglia da poeta e poi il tempo stringe, ho solo pochi giorni per salutare di persona Gianfranco e Mauro che ripartono per l'Italia. Agenzia. Biglietto aereo per il "Midnight Express". E' un volo popolare, parte a mezzanotte ed arriva la mattina presto. Mi sento con Egon: "Mercoledi' saro' a Melbourne anch'io." Arrivo e Gianfranco mi ha gia' prenotato l'ostello. Giro di benvenuto per la citta', mi mostra le zone migliori. Se la prima impressione e' quella che conta, considero Melbourne la migliore citta' australiana. E' giovane ed estrosa. Edifici colorati. Bella gente. Ha un tocco pittoresco. Mi porta a Fitzroy la parte bohemiene della citta'. Giovani vestiti da pittori e da poerti. Belle donne. Atmosfera cosmopolita. Riesco a sfiorare il tocco mediterraneo. Infatti ci sono un sacco di australiani di origini italiane e greche. C'e' un intero quartire italiano, greco e latino.
Purtroppo Melbourne e' anche una citta' molto pericolosa. In poche giorni puoi spendere un sacco di soldi senza quasi accorgertene. Un “quasi” mi salva facendomi controllare il conto in banca. Ok. Alla ricerca di un lavoro. Stampo cinque curriculum. Ne porto uno in un'enoteca suggeritami appena arrivato. Li' cercano sempre ed e' brava gente anche se parenti di una potente famiglia mafiosa di Melbourne.

In tempo di guerra ogni buco e' trincea. Stampo il curriculum e lo porto. La voglia di cercare e di mendicare uno straccio di lavoro non e' che mi salti proprio addosso. Non ho tanta voglia di impegnarmi a cercare. Quindi aspetto. O va questo oppure vediamo. L'impressione e' che non ci sia cosi' tanto lavoro di questi tempi. L'Australia e' in recessione ed uno dei primi campanelli dall'allarme e' la gente che diserta dai ristoranti. Camminando per Lygon St, la via principale del quartiere italiano tutti i ristoranti sono semi vuoti. Cattivo segno...
Nel frattempo continua la vita in ostello. Qui a Melbourne ci sono un sacco di italiani in viaggio. Veramente tanti. Forse troppi. Molti intenzionati ad emigrare per costruire un futuro qui in Oz. Intanto i meravigliosi Gianfranco e Mauro ripartono per l'Italia.
Mi mancherete amici!

Faccio gruppetto con altri italiani all'International Backpakers. Siamo tutti abbastanza in emergenza soldi e non abbiamo una gran volgia di cercare. Dovrebbe essere piu' facile trovare lavoro e invece non lo e'. Colpa della recessione australiana che qui si fa sentire. Ci viene l'idea di darci alla musica. Chitarra in spalla, un gruppetto piu' o meno stonato, qualche spartito arriviamo di fronte alla biblioteca statale. Strada piena di passanti, ci mettiamo a cantare canzoni italiane e straniere. Non l'avevo mai fatto prima e sinceramente sono un po' timido a prendere l'iniziativa e poi ho molta fame alche' dico: “ragazzi vado a mangiare che non ci vedo piu' dalla fame. Incominciate senza di me se volete....” ...il primo coro e' dedicato a me: BUUUUUUUUUUUU...

Vado alla food court di fronte. Mangio e dopo una decina di minuti ritorno. Hanno gia' incominciato a cantare e gia' ci sono degli spiccioli. Una passante lascia due dollari! Cazzo ma allora funziona! Anche se mezzi stonati ed andando fuori tempo...! UH! Mi metto a cantare anch'io. Guardo la gente che guarda. Li riguardo scambiando un sorrido cantando. Tirano dritto. Uno, due, venti...mah...ma...”ragazzi non eravamo partiti bene?” mmm...si continua a cantare. Nessuno butta giu' piu' uno spicciolo...mmm... Passa una mezz'oretta e siamo stufi. Bilancio della cantatina: 2 dollari. Da dividere in otto. Chiedo: “E gli altri soldi? Avete contato male...sono piu' di 2 dollari...”. C'e' chi risponde: “Erano nostri...”. Ok, vado a fare un bancomat.
Nessun commento:
Posta un commento