
Finita la pioggia torrenziale che ci ha sciaquati per 2 settimane ritorna il sole! Non ricordo di aver speso mai molto del mio (prezioso?!) tempo a parlare di pioggia e di sole ma dopo 2 fucking wet weeks rivedere il sereno mi fa ritornare in mente perchè sono qui..!!! La pioggia mi e' stata molto amica, avevo preso una brutta piega: dopo la colazione un po' di relax e poi in spiaggia fino a meta' pomeriggio per poi rincasare, passeggiatina, corsettina, un altro po' di relax e poi cena, dopo cena, pub! Insomma...routine... SIGH! Le mie giornate di allegro cazzeggio si trasformano in utili sessioni. Nei giorni uggiosi mi sono infilato col portatile in biblioteca, scritto CV, cover letter e contattato qualche agenzia. Cercare lavoro lo associo ad un videogame, ci sono i "muri" da superare. I primi sono banali, meccanici e quasi stupidi. Gli ultimi sono sempre i piu' duri dove è necessaria oltre alla tecnica l'estro. Appena incominciato a giocare perdevo l'omino sempre al primo muro, ovvero inviavo CV e cover letter ma nessuno mi rispondeva...alche' mi sono chiesto dove fosse l'errore. Presto mi sono reso conto che il CV era pietoso. Vabbe'...chi l'aveva mai scritto un CV!? Ed una cover letter...?!? Quest'ultima era da quinta elementare anglofona scritta in cinque minuti. Riguardandola col senno di poi mi rendo conto che faceva proprio schifo! Non avendo gran voglia di sprecare il mio tempo in una prassi che di sostanza ha ben poco ed e' solo formalita' ed apparenza, non avendo voglia di "reinventare la ruota" copiando ed adattando a mo' di bricolage frasi gia' fatte pescate da internet ho direttamente fatto copia e incolla della cover letter del mio roommate tedesco Benjamin! Et voila'! Cover letter perfetta! I recruiters ora incominciano a chiamare! PRIMO MURO SUPERATO! Il secondo muro consiste nel capire che cosa ti chiedono quando ti chiamano. Nessuno di questi perde tempo e ti fanno direttamente le interview al telefono e ti interrogano per sondare la tua preparazione! Ci sono più livelli di intervista a seconda del livello di professionalità della ditta e del tipo di impiego. C'è la ditta che sceglie direttamente i propri recruiters presumibilmente dopo anni di onorata carriera tecnica e c'è chi invece utilizza i recruiters delle agenzie come filtro per sgrossare la zavorra, ovvero coloro che senza idonei requisiti inviano CV a destra e manca. Prima partita nella quale sono al secondo muro, la prima telefonata per la risposta all'annuncio “Linux/Perl Expert”: mi cago in mano pronto a fare la prima figura di merda senza capire una mazza ma fortunosamente mi chiama Max. Con Max ci parlo bene poiché non è madrelingua e si sente che non ha ancora eliminato completamente l'accento ispanico. Brillante, lo intorto raccontando di me...nulla di più. Rimane soddisfatto e inoltra il CV alla ditta che mi fa addirittura i complimenti! (mah...gente strana) Si rivelerà un fuoco di paglia dopo essermi dichiarato un NON esperto programmatore Perl e da parte mia non ho sentito la necessità di incalzare più di tanto...feeling. Dopo Max ricevo due telefonate da due recreuiters madrelingua, arranco e mi chiedono “blauhwranchmh!?!?” rispondo in base a quelle poche parole chiave che riconosco. Dicono che mi faranno sapere. Dopo una manciata di chiamate incomincio a capire più chiaramente e rispondo a tono. Ora sono io a tirarmela oltre ad anticipare le solite domande con una risposta unica: “Sono blabla sono qui blabla bla ho fatto blabla” sono ormai un mostro del secondo muro! Continuo a vincere e a perdere omini al primo muro inviando CV a tutto spiano. C'è chi risponde e chi no. Le partite non sono mai tutte uguali e c'è sempre quella che ti rimane più nel cuore delle altre. E' il caso di Nullcube, una fresca ed incazzatissima company di sicurezza informatica e networking. E' il mio sogno fluido: le macchine di produzione sono Gentoo/Debian/OpenBSD based (roba seria...) e opensource a tutto spiano...vi amo...è una di quelle con i recruiters coi controcazzi interni alla ditta stessa. Partono le domande e rispondo bene. Inizialmente non capisco che sono loro. Gradualmente lo realizzo dalle domande: “...quali tool utilizzi per il pentesting? Che firewall utilizzi? ...come verifichi lo stato di salute di una macchina? Quale protocollo?” rispondo bene per circa 15 minuti poi mi frego con le VPN...mai usate né configurate...una domandina semplice semplice...non la so...”sorry mate...”...peccato! Sarebbe stata un'occasione professionale veramente speciale...un giorno ci rivedremo!
Passa il tempo e ritocco gradualmente CV e cover letter. Incomincio tutto sommato ad apprezzare questi due oggetti fortemente disprezzati fino a poco fa...del resto che cosa sa la gente di te? Chi sei, cosa fai e soprattutto: che cosa vuoi fare nella vita!? Quindi è giusto condensare le tue richieste e abitità professionali in una valida cover letter dall'appropriato numero di righe e buon ritmo. Le settimane passano e tutti i recruiters dopo l'ultima domanda mi danno un sorry: “la ditta ricerca gente con regolare visto a lunga permanenza...” ed io con il mio Working Holiday Visa mi ci posso pulire il culo! Il WHV è un visto per i minori di 31 compiuti che ti permette di lavorare presso lo stesso datore di lavoro per un massimo di 6 mesi. Fino a poco tempo fa 3 mesi. Stufo di farmi scaricare all'ultima domanda di protocollo scrivo direttamente sulla cover che sono in Oz con il visto WHV così non mi rompono più i coglioni! Telefono morto. Rispondo agli annunci. Telefono staccato da ogni contatto con il mondo degli annunci lavorativi...minchia... Come in tutti i videogame per superare un determinato muro c'è il trucchetto. Cancello che sono in Australia col WHV, gli agenti mi chiamano e gli dico: “sono attualmente col WHV ma stò richiedendo il visto a lungo termine presso l'ufficio immigrazione, ho totalizzato la bellezza di 120 punti per la richiesta, mi sono rivolto ad un'agenzia specializzata attendo la loro risposta. Attualmente non posso dare certezze sulla mia situazione ma la prossima settimana avrò risposte concrete...” ...tocca prenderli per il culo ogni tanto...il lavoro proposto non ha nulla a che vedere con il networking, Linux e ciappi vari. E' un vero e proprio lavoro da fisico in un centro di ricerca privato di circa 400 persone che lavora in tecnologie avanzate nel settore delle stampanti. Il recruiter chiama la ditta e mi richiama dopo dieci minuti: “la ditta vuole intervistarti, è molto interessata per la tua esperienza in LabView, quando saresti disponibile?” Martedì... SECONDO MURO AMMAZZATO! Il videogame si fa interessante. Ora il recruiter, quella figura contro la quale dovevo combattere fino ad ora e che mi ammazza tutti gli omini, nel terzo muro diventa mio amico: mi invia un sacco di documentazione sul protocollo da seguire nella interview: la formalità del vestire, le domande più tipiche, l'atteggiamento da assumere, i criteri sui quali basano la valutazione e soprattutto la puntualità! Più o meno ero già mezzo preparato (tranne la puntualità ovviamente!) poiché il mio roommate tedesco preparatissimo sull'argomento mi ha una interrogato una domenica pomeriggio in un parco vicino a Bondi Junction con libro alla mano dal titolo: “Come fare un brillante colloquio di lavoro”. Ad ogni modo...panico: non ho vestiti idonei...vogliono persino la cravatta! Il pacchetto che mi deve spedire da casa mio fratello con scarpe, pantaloni, camicia e cravatta verde Lega Nord acquistata a 5 euro da Lucky alla Montagnola il giorno di laurea è ancora in fase d'invio e non arriverà mai in tempo per martedì e non ci penso minimamente a spendere $500 per un completo business scarpe incluse...martedì è vicino e mi devo inventare qualcosa come chiedere un vestito in prestito a qualcuno nell'ostello oppure...comprare vestiti a metà via tra il casual ed il business in modo da riutilizzarli ed avere contemporaneamente una buona, ottima, migliore scusa per invitare una tra le graziose signorine nell'ostello ad uscire un pomeriggio con me a fare shopping e consigliarmi al meglio...quale donna potrebbe mai resistere a tale tentazione!? Penso ad Andrea. Lei potrebbe essere idonea per l'alto compito: svedese, bionda, modella, simpatica, timidina, 23 anni e come vuole la tradizione con già alle spalle 30km di bligo. Ovviamente non per provarci ma solo per folklorismo. Mancano 5 giorni all'interview, incomincio a rompere il cazzo alla gente. Intorto subito Neil in cucina. Essendo lui gay sicuramente può consigliarmi quasi come una donna dove trovare un buon negozio di vestiti low cost per l'occasione. Nel bel mezzo delle chiacchiere spuntano subito le antenne di una signorina che non avevo ancora conosciuto e che si intrufola al volo nel discorso e dice: “io sono una esperta in shopping...è la mia passione se vuoi ti ci posso portare io a scegliere i vestiti giusti per il tuo colloquio di lavoro!” in effetti veste bene e sembra avere un bel carattere...che dire se non: “Domani può andar bene?” Andata! Ci armiamo fino ai denti per il terzo muro!
Passa il tempo e ritocco gradualmente CV e cover letter. Incomincio tutto sommato ad apprezzare questi due oggetti fortemente disprezzati fino a poco fa...del resto che cosa sa la gente di te? Chi sei, cosa fai e soprattutto: che cosa vuoi fare nella vita!? Quindi è giusto condensare le tue richieste e abitità professionali in una valida cover letter dall'appropriato numero di righe e buon ritmo. Le settimane passano e tutti i recruiters dopo l'ultima domanda mi danno un sorry: “la ditta ricerca gente con regolare visto a lunga permanenza...” ed io con il mio Working Holiday Visa mi ci posso pulire il culo! Il WHV è un visto per i minori di 31 compiuti che ti permette di lavorare presso lo stesso datore di lavoro per un massimo di 6 mesi. Fino a poco tempo fa 3 mesi. Stufo di farmi scaricare all'ultima domanda di protocollo scrivo direttamente sulla cover che sono in Oz con il visto WHV così non mi rompono più i coglioni! Telefono morto. Rispondo agli annunci. Telefono staccato da ogni contatto con il mondo degli annunci lavorativi...minchia... Come in tutti i videogame per superare un determinato muro c'è il trucchetto. Cancello che sono in Australia col WHV, gli agenti mi chiamano e gli dico: “sono attualmente col WHV ma stò richiedendo il visto a lungo termine presso l'ufficio immigrazione, ho totalizzato la bellezza di 120 punti per la richiesta, mi sono rivolto ad un'agenzia specializzata attendo la loro risposta. Attualmente non posso dare certezze sulla mia situazione ma la prossima settimana avrò risposte concrete...” ...tocca prenderli per il culo ogni tanto...il lavoro proposto non ha nulla a che vedere con il networking, Linux e ciappi vari. E' un vero e proprio lavoro da fisico in un centro di ricerca privato di circa 400 persone che lavora in tecnologie avanzate nel settore delle stampanti. Il recruiter chiama la ditta e mi richiama dopo dieci minuti: “la ditta vuole intervistarti, è molto interessata per la tua esperienza in LabView, quando saresti disponibile?” Martedì... SECONDO MURO AMMAZZATO! Il videogame si fa interessante. Ora il recruiter, quella figura contro la quale dovevo combattere fino ad ora e che mi ammazza tutti gli omini, nel terzo muro diventa mio amico: mi invia un sacco di documentazione sul protocollo da seguire nella interview: la formalità del vestire, le domande più tipiche, l'atteggiamento da assumere, i criteri sui quali basano la valutazione e soprattutto la puntualità! Più o meno ero già mezzo preparato (tranne la puntualità ovviamente!) poiché il mio roommate tedesco preparatissimo sull'argomento mi ha una interrogato una domenica pomeriggio in un parco vicino a Bondi Junction con libro alla mano dal titolo: “Come fare un brillante colloquio di lavoro”. Ad ogni modo...panico: non ho vestiti idonei...vogliono persino la cravatta! Il pacchetto che mi deve spedire da casa mio fratello con scarpe, pantaloni, camicia e cravatta verde Lega Nord acquistata a 5 euro da Lucky alla Montagnola il giorno di laurea è ancora in fase d'invio e non arriverà mai in tempo per martedì e non ci penso minimamente a spendere $500 per un completo business scarpe incluse...martedì è vicino e mi devo inventare qualcosa come chiedere un vestito in prestito a qualcuno nell'ostello oppure...comprare vestiti a metà via tra il casual ed il business in modo da riutilizzarli ed avere contemporaneamente una buona, ottima, migliore scusa per invitare una tra le graziose signorine nell'ostello ad uscire un pomeriggio con me a fare shopping e consigliarmi al meglio...quale donna potrebbe mai resistere a tale tentazione!? Penso ad Andrea. Lei potrebbe essere idonea per l'alto compito: svedese, bionda, modella, simpatica, timidina, 23 anni e come vuole la tradizione con già alle spalle 30km di bligo. Ovviamente non per provarci ma solo per folklorismo. Mancano 5 giorni all'interview, incomincio a rompere il cazzo alla gente. Intorto subito Neil in cucina. Essendo lui gay sicuramente può consigliarmi quasi come una donna dove trovare un buon negozio di vestiti low cost per l'occasione. Nel bel mezzo delle chiacchiere spuntano subito le antenne di una signorina che non avevo ancora conosciuto e che si intrufola al volo nel discorso e dice: “io sono una esperta in shopping...è la mia passione se vuoi ti ci posso portare io a scegliere i vestiti giusti per il tuo colloquio di lavoro!” in effetti veste bene e sembra avere un bel carattere...che dire se non: “Domani può andar bene?” Andata! Ci armiamo fino ai denti per il terzo muro!
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2 commenti:
il teacher ha problemi col router che, guarda caso, è di telecom. dato che ha un solo pc in rete e l'opzione voip è lontana a venire, io l'ho consigliato per un più semplice modem adsl.
concordi?
Concordo nel mandare indietro il pacco e configurare un semplicissimo router casalingo da 30-50 euro oppure un modem. Entrambe le soluzioni vanno bene ma col router è più veloce che col modem perchè non c'è da configurare il client ed il costo è il medesimo...
-TiRO-
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